Attualità - 10 luglio 2012, 15:53

Albenga, arresto per furto: il commento del Sindaco

Il Sindaco Guarnieri: “Necessaria la certezza della pena”

Albenga, arresto per furto: il commento del Sindaco

“Ci auguriamo che oggi, la Città di Albenga, si sia liberata di un soggetto alquanto fastidioso”. Così il Sindaco di Albenga commenta l'arresto, avvenuto nella notte, del trentenne clandestino di nazionalità marocchina autore di un furto in un campeggio nel quartiere di Vadino. “Purtroppo”, prosegue, “quell'individuo da molto tempo gira sul territorio comunale, commettendo reati di vario tipo. Ieri sera, per l'ennesima volta, ha tentato di commettere un furto in una struttura turistico-ricettiva e, inseguito dal guardiano, lo ha minacciato con una siringa. Oltre ad essere pregiudicato, il soggetto è anche tossicodipendente e clandestino per volere di una legge che poco tiene conto di chi, quotidianamente, commette reati a danno di chi vive onestamente: sappiamo bene che questo sfogo, inutile ma necessario, non sarà ascoltato, ma serve ad evidenziare il dramma di noi Sindaci ed amministratori, che ci troviamo ogni volta impotenti di fronte a questi episodi”.

“Nonostante l'ottimo lavoro delle Forze dell'Ordine, infatti, gli arresti quasi mai sono risolutivi”, nota ancora, “ed i soggetti che hanno subito un danno rischiano, dopo qualche giorno, di incontrare nuovamente per strada, già a piede libero, questi malavitosi, in condizioni identiche se non peggiori di prima. Il nostro è un grido di aiuto, rivolto a chi deve garantire politiche a garanzia della sicurezza, affinché intervengano con urgenza a contrastare questo pericoloso fenomeno, il libero arbitrio di chi si è introdotto clandestinamente sul nostro territorio solo per delinquere”.

“È giusto intervenire sugli immigrati che vengono ogni giorno sfruttati, essi vanno tutelati, ma è altrettanto giusto, nonché urgente e necessario, intervenire su chi invece sfrutta la situazione di clandestina a proprio vantaggio per compiere reati di ogni genere, indisturbato, senza essere tradotto in carcere né correre il rischio di essere rimpatriato nella nazione d'origine, dove sicuramente le leggi sono più rigide e severe di quella italiana. Ci auguriamo vivamente che l'individuo arrestato possa rimanere, una volta per tutte, dietro le sbarre o, ancora meglio, possa essere restituito al suo paese d'origine, così che non possa più arrecare disturbo e creare disagi alla nostra comunità”, conclude Rosy Guarnieri, Sindaco di Albenga.

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