Tra le varie novità anche l’obbligo per le Regioni di aumentare le tasse regionali per il diritto allo studio che servono a finanziare le borse universitarie erogate ogni anno in regione Liguria dall’A.R.S.S.U. Per l’Anno Accademico 2011/2012 gli aventi diritto sono stati oltre 3600 studenti con reddito inferiore a euro 15.487,00 e in regola con gli esami.
Una norma, quella approvata, “che limita l’autonomia delle regioni ,non solo imponendo l’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, ma definendo anche importi e fasce di reddito che gli studenti dovranno pagare”, afferma Pippo Rossetti, assessore all’Istruzione e Università della Regione Liguria”.
L’articolo 18 comma 8 del decreto detta alle Regioni l’obbligo di aumentare la tassa regionale entro il 30 giugno. Se dopo questa data non viene approvata nessuna legge, la normativa nazionale impone un importo della tassa uguale per tutti gli iscritti all’università.
“Siamo stati costretti a portare oggi in commissione consiliare l’argomento per recepire la normativa nazionale al fine di limitare i danni del decreto ministeriale. Se la Regione Liguria non approva la legge entro il 30 giugno, la tassa regionale sarà di euro 140 per tutti gli iscritti senza considerare le differenze di reddito. Verrebbe applicata norma ingiusta favorendo chi ha più possibilità economiche a discapito di quelli che hanno redditi più bassi”, continua Rossetti. “ E abbiamo cercato di trovare un accordo ,come regioni, con il Ministero chiedendo che l’applicazione della norma fosse quantomeno posticipata di un anno, ma la risposta è stata negativa.”
La nuova norma regionale applicherà gli importi minimi statali possibili: euro 120 per chi ha redditi ISEE inferiori a 15.093,53, euro 140 per i redditi ISEE tra i 15.093,53 e i 30.188,06, euro 160 per redditi ISEE superiori ai 30.188,06.
La Regione Liguria aumenteremo anche i fondi regionali per le borse di studio universitario, così come prevede il decreto.
“ Non vogliamo un’ Università per i ricchi ed è per questo che ho chiesto ad ARSSU di attivare nuove strategie per aumentare il più possibili gli interventi a favore degli studenti meritevoli ed economicamente svantaggiati. Rimane l’amarezza di dover subire un aumento delle tasse da Roma. “