Questa favola ha inizio nel lontano 1992, quando l’allora amministrazione comunale ortoverese decise di far sognare i propri concittadini con il faraonico progetto del golf.
Che però, fino ad oggi, è rimasto solo un sogno. Ferma restando l’importanza di un progetto di questa portata, che di certo porterebbe sviluppo turistico e commerciale all'intera valle, è inconcepibile che, a distanza di venti anni, non si sia ancora concretizzato.
Attualmente, i terreni ricadenti in zona golf sono vincolati: i 250 proprietari non sono liberi di poterne disporre come credono, e sono costretti a pagare l’IMU senza mai aver avuto nulla in cambio, se non delle gran promesse.
Sono davvero rammaricato per i miei concittadini, che dopo aver atteso anni la realizzazione del progetto, dopo decine di incontri per le contrattazioni e per presentazioni di progetti, non hanno ancora ottenuto nulla.
Francamente, mi sarei aspettato che l’Amministrazione Comunale intraprendesse qualche iniziativa per esentare i proprietari dei suddetti terreni dal pagamento dell’imposta.
E poi, considerato che il progetto prevede la costruzione di un albergo, un residence, una casa-vacanza, negozi, centocinquanta ville, un ristorante e piscine, mi chiedo: potrà l’attuale Amministrazione di Ortovero garantire i servizi a questa nuova borgata con un carico insediativo aggiuntivo del 25% circa, quando non riesce a garantire nemmeno i servizi minimi ai suoi attuali cittadini?
Comprendo che sia doloroso per l’Amministrazione Comunale rinunciare al cavallo di battaglia del suo programma elettorale, ma è giunta l’ora di dire alla cittadinanza e soprattutto ai proprietari dei terreni interessati, se questo progetto si realizzerà oppure no.
In quest’ultimo caso, chiedo con forza che i terreni vengano svincolati e ritornino a tutti gli effetti agricoli, esenti dalla imposta IMU. Promuoverò a breve una raccolta firme per far capire al Sindaco ed alla sua squadra la situazione e lo stato di esasperazione dei proprietari dei terreni che attendono risposte e iniziative da un’amministrazione totalmente distaccata dalla realtà.
Le favole terminano sempre con “vissero per sempre felici e contenti”. Questa favola, però, è già durata fin troppo, ed è ora che l’Amministrazione Comunali ci racconti il finale.