Attualità - 01 giugno 2012, 09:15

PD: più che goal... auto-goal...

Mentre Di Tullio "offende" il giornalista Zinola, sono in via di definizione le modalità dell'incontro tra Uniti per la Salute e PD sulla questione carbone. Resta da scoprire come i due schieramenti formeranno la rosa dei tecnici.

PD: più che goal... auto-goal...

Quello che all'inizio poteva sembrare un Goal del PDTullio, a guardar bene non lo è... anzi... meglio parlare di brutta figura...

Certo, se la mira, come scrive lo stesso Zinola, era evitare che fosse lui a far da moderatore all'incontro tra Uniti per la Salute ed il PD (malgrado le innumerevoli volte in cui lo è stato con onestà e imparzialità) per i dibattiti più disparati, ha sicuramente ottenuto quello che voleva.

Ed è comunque comprensibile, poichè ai politici di oggi non sembrano essere mai piaciute le domande, soprattutto quelle giuste, (a Vado qualche settimana fa lo hanno ampiamente dimostrato) e Zinola E' un giornalista nel vero senso della parola, che comunque domande ne fa, e quasi sempre colpisce nel segno....

Insomma, "offendere" un giornalista conosciuto e stimato come Marcello Zinola è come stuzzicare un leone con un bastone...  solo quelli del PD potevano provarci...

Un rapporto strano, quello di Di Tullio coi media: quello di considerarli (come scrive proprio Di Tullio sul sito del PD), un mezzo di discussione tra "diversi altari" per far "emergere le verità" (che secondo lui pare stiano sempre nel mezzo, niente di più sbagliato), magari presupponendo che più che giornali siano agenzie di stampa, dimenticando però che qualche testata ha una coscienza propria, e che la verità non se la fanno certo raccontare da un politico.

Perchè il politico è un politico, e anche se molti di loro se lo credono, non possono vantare una particolare competenza su determinati temi di carattere tecnico.

Sia chiaro, nessuno mette in discussione che anche un politico possa documentarsi, anzi, ma di fatto per farlo si avvale del parere degli esperti, leggendo libri e documenti che qualcuno più preparato ha scritto. Inoltre è assolutamente vero che non conta solo il parere tecnico, ma anche l'uso che se ne fa, in base ai propri valori.

Se poi si parla di ambiente e di salute dei cittadini, la delicatezza dell'argomento non può essere lasciata alle supposizioni o ai giudizi di valore.

E allora la domanda non può essere che una: quali saranno gli ospiti illustri del fatidico incontro tra Uniti Per la Salute e PD (e CGIL, che vanno sempre a braccetto) sulla questione del potenziamento della centrale a Carbone di Vado Ligure?

In base agli argomenti che verranno trattati, alcune idee vengono in mente.

Se ad esempio si pensa semplicemente all'installazione di nuovi impianti e alla quantità di emissioni, fornite da Tirreno Power (ovviamente diretta interessata) e prese per oro colato dalla Regione, chi più di un tecnico impiantistico super-partes può dare informazioni realmente corrette in merito all'impatto ambientale delle nuove tecnologie e dei nuovi impianti? O magari quante persone servono realmente per farle funzionare, se si parlasse di occupazione?

Se si pensasse a tutte le analisi necessarie per definire se concedere o meno l'Autorizzazione Integrata Ambientale (l'AIA, in discussione in questi giorni a Roma), paletto fermo delle amministrazioni di Vado e Quiliano per poter anche solo discutere dell'ampliamento, chi meglio di un epidemiologo per spiegare ad esempio  che le analisi non possono limitarsi alle PM 10, ma anche e soprattutto alle 2,5, estremamente dannose e oggi non rilevate?

Se si parlasse della situazione della salute dei cittadini della provincia, chi meglio dell'Ordine dei Medici di Savona può intervenire per spiegare ai cittadini l'evolversi delle patologie legate a certi tipi di inquinamento?

Se si parlasse dei rilevatori naturali per l'inquinamento, come i licheni, chi meglio di un biologo può spiegare come mai sono praticamente scomparsi dalla provincia?

Per ribadire, è chiaro che i tecnici non dettano legge, poichè il loro compito è dare informazioni scientifiche (per cui sono un aiuto, sempre se non sono sui libri paga delle aziende), mentre il compito dei politici, ma anche e soprattutto dei cittadini, è di utilizzare quelle informazioni per migliorare la qualità della vita.

Ma di fatto, per dare un'informazione reale alla cittadinanza che si deve esprimere sull'argomento, dare un informazione corretta è compito anche del politico.

Speriamo solo che a Di Tullio non venga in mente di offendere anche loro...

Matteo Loschi

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