Politica - 31 maggio 2012, 08:50

Albenga, scontro tra frazioni. Passino: "Nuova farmacia sul territorio? Deve aprire a Campochiesa"

Albenga, scontro tra frazioni. Passino: "Nuova farmacia sul territorio? Deve aprire a Campochiesa"

Il quindici Giugno prossimo potrebbe essere convocato un nuovo consiglio comunale con all’ordine del giorno la presa in adozione del nuovo piano sulle farmacie nel comune di Albenga.

Il consigliere delegato, ha rilasciato dichiarazioni che riscuotono alquante perplessità rispetto alle scelte dell’amministrazione Guarnieri in merito all’apertura di una nuova farmacia privata a Lusignano. Sorge il dubbio che le ragioni che hanno influenzato la maggioranza siano da ricercare nel tantativo di “distrarre” l’attenzione per tutti i disagi che stà subendo la frazione in seguito al blocco dei lavori di arginatura del Rio Carpaneto, che scorre ai piedi del centro storico.

 

Tutte le motivazioni sostenute dal consigliere leghista, svaniscono di fronte alla realtà nuda e cruda dei numeri: San Fedele e Lusignano insieme raggiungono 1748 residenti e distano dalla prima farmacia su territorio comunale 2000 m ca. contro, Campochiesa (seconda frazione per popolosità del comune di Albenga e sprovvista di sede farmaceutica) che insieme a S. Giorgio e Salea raggiungono 2197 e  distano da altre farmacie per 3500 m ca.

 

Ormai 5 mesi fa la Confraternita di Campochiesa ha donato al comune di Albenga un progetto di ristrutturazione dell’ex sede municipale del paese. Dopo un primo incontro non si è più saputo nulla, ne della messa in sicurezza dello stabile né delle intenzioni dell’amministrazione in merito ad un suo intervento di recupero. L’occasione viene utile per proporre che quel progetto sia rivisto al fine di potervi posizionare la 7° sede farmaceutica albenganese data l’esigenza dell’entroterra. Istanza che nel progetto originario si concretizzava nell’ipotesi di un ambulatorio medico al piano terra. Questi sviluppi però a seguito delle liberalizzazzioni del governo, possono dare nuovo slancio alla proposta di allora, modificando o integrando il progetto, con la farmacia.

In più, questo intervento potrebbe anche dare un gettito in termini di locazione al comune che è proprietario dello stabile e non naviga certo nell’oro; consentendo al contempo ai residenti dell’entroterra, di non andare più verso comuni confinanti come Cisano per Salea o Ceriale per San Giorgio per poter reperire farmaci il più vicino possibile.

 

Su Lusignano, l’amministrazione dovrebbe anzitutto risolvere il problema di Rio Carpaneto, perché se un anziano dovesse avere un malore in paese, (nel versante ai piedi del centro storico che costeggia il rio), una farmacia non lo salverebbe. Un’ambulanza invece si, se, messa nelle condizioni di poter transitare lungo una strada che oggi non cè.

Sono vicino ai cittadini di Lusignano in questo momento di difficoltà, ma credo che la priorità, per loro sia risolvere il problema di rio Carpaneto, urgenza disattesa da Savorè and company, che parlano invece di una farmacia del “domani” dove non ci sono i numeri nemmeno per il suo stesso sostentamento.

com.

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