Attualità - 30 maggio 2012, 11:41

Riaprire le attività produttive in Emilia?

Per USB vigili del fuoco un gravissimo errore

Riaprire le attività produttive in Emilia?

La USB Vigili del Fuoco denuncia la mancata applicazione del principio di precauzione da parte delle autorità politiche e tecniche in Emilia. La decisione di far riprendere le attività produttive nelle zone colpite dal recente sisma è stata una grave imprudenza.

Il principio di precauzione a differenza della prevenzione, che limita i rischi oggettivi provati, interviene sui rischi ipotetici basandosi su precisi indizi o fenomeni. L'assenza di certezza scientifica non può costituire un pretesto per la mancata o la tardiva adozione delle misure adeguate al contenimento del rischio.

Nessuno può prevedere un terremoto, ma una volta avvenuto l'evento si devono mettere in atto tutte le azioni possibili per evitare altre perdite umane. Questo non è avvenuto in Emilia, le vittime di ieri ne sono la dimostrazione. Non è accettabile che un Paese civile anteponga le ciniche logiche dell'economia alla vita dei suoi cittadini.

Chiediamo come sindacato che vengano da subito bloccate tutte le attività produttive nelle zone colpite, che venga da subito istituita una cassa integrazione speciale, per garantire un reddito a chi non lavora e che vengano istituiti fondi ad hoc per intervenire nei luoghi di lavoro per la messa in sicurezza degli stessi.

Il lavoro nelle aziende delle zone terremotate non potrà essere ripreso prima che siano garantite le condizioni di assoluta sicurezza.

Evidente la carenza strutturale di molti di questi edifici, che si sono accartocciati su se stessi come castelli di carta. Sarà compito della magistratura accertare le responsabilità, sarà compito anche di questo sindacato richiedere un indagine interna, per chiarire se i Vigili del Fuoco in questo frangente hanno fatto tutto quello che dovevano, per scongiurare quanto accaduto.

Non possiamo infatti sottrarci a domande importanti, se è vero quanto affermato da alcuni giornali. Se alcune delle strutture che sono crollate avevano avuto il via libera alla ripresa lavori da parte dei nostri tecnici, dovremo domandarci se oggi esistono gli strumenti idonei per dare risposte certe. Risposte che se sbagliate, costano la vita delle persone.

Vogliamo essere certi, che non siano state impartite direttive per indurre a valutazioni frettolose, così da permettere la rapida ripresa della macchina economica. Fondamentale l'applicazione del principio di precauzione, dunque prioritario ridurre al minimo il rischio e conseguentemente la perdita di vite umane. Non vogliamo apparire, quelli dell'oracolo del giorno dopo, ma come sindacato abbiamo l'obbligo di intervenire su una tragedia che tocca soprattutto il mondo del lavoro e la sicurezza ad esso connessa. Siamo o non siamo il Paese delle catastrofi annunciate? Abbiamo pianto troppo spesso per aver ignorato indizi e segnali chiari che l'ambiente ci aveva così chiaramente indicato.

Concludiamo con una riflessione sulla Protezione Civile, che oggi vive un momento di trasformazione. Allo stato attuale si rischia di perdere ancora una volta l'occasione per dotare questo Paese di un sistema efficiente di salvaguardia, si rischia ancora una volta di non prestare attenzione alla grave situazione in cui si trova il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, depotenziato e con sempre meno risorse.

La USB VVF sta preparando e presenterà presto una proposta di legge che mira ad ottimizzare e migliorare il sistema di Protezione Civile, ponendo i Vigili del Fuoco al centro di questa organizzazione. Speriamo di essere ascoltati per il bene di tutti.

La USB Vigili del Fuoco è vicina a tutta la popolazione colpita dell'Emilia ed è vicina alle famiglie di tutte le vittime.

Italia - 30/5/2012

Ciro Bartolomei

com. USB Vigili del Fuoco

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