I lavoratori della FAC sono in lotta da cinque mesi per la difesa della loro azienda e dei 148 posti di lavoro messi in forse dall’irresponsabile decisione della proprietà di porre in liquidazione l’antica fabbrica di ceramiche albisolese, nonostante le commesse ancora in atto.
Dal momento della chiusura e della cessazione di ogni attività produttiva, avvenute nello scorso mese di gennaio, i lavoratori occupano la fabbrica notte e giorno in assemblea permanente.
Nei giorni scorsi è partita la seconda “trance” della cassa integrazione che avrà la durata di un anno per tutti i 148 lavoratori.
Il piano industriale presentato dal liquidatore – che parte da una drastica riduzione dei posti di lavoro, senza peraltro offrire alcuna concreta garanzia neppure per questo eventuale numero ridotto – è stato respinto all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori, che hanno presentato istanza legale per ottenere gli stipendi e tutte le spettanze arretrate finora non corrisposte dalla proprietà.
Il Circolo SEL conferma il pieno sostegno alla loro lotta e la fattiva collaborazione perché essa abbia uno sbocco positivo attraverso un valido rilancio dell’importante azienda albisolese.