INDUSTRIA & COMMERCIO - 11 maggio 2012, 10:20

Savona e le nomination

Autorità Portuale, amministrazione comunale, regione e CGIL ... groviglio di interessi per nulla trasparenti

Savona e le nomination

Neanche il Grande Fratello riuscirebbe a reggere il confronto con il Porto di Savona, che in fatto di "nomination", è chiaro, non lo batte nessuno.

Nomination che non riguardano solo Autorità portuale, ma tutti il sistema di interessi politico-economici del Comune di Savona, l'egemonia del PD e dell'imprenditoria in generale.

Tutto parte dalla nomina per la Segreteria Generale di Autorità portuale Savona, quando cioè alla candidata Isabella Sorgini, supponendo sia l'Assessore del PD alle Politiche Sociali (nel caso, vai a capire cosa c'entra con la segreteria di un ente portuale), Canavese con un colpo di mano preferisce e nomina l'ex colonnello varesino e Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Roberto Visintin.

Lo scopo, peraltro dichiaratissimo, è quello di dimostrare la "legalità e la trasparenza" nel progetto piattaforma Maersk (soprattutto dopo che la Dia ha fatto una visitina e mentre la procura di Napoli indaga sugli intrallazzi di Belsito - ex Lega come Canavese - proprio nel porto di Savona).

E già di per sé le domande affiorerebbero: una potrebe essere "come sia possibile che il presidente dell'autorità portuale nomini chi voglia senza prima discuterne, e solo dopo convochi un incontro con la nomina proprio come unico punto dell'ordine del giorno", e la seconda potrebbe essere "come mai tanta necessità di dare una parvenza di legalità al progetto? Utile a tappare le male lingue o coscienza sporca?"

Comunque, di fronte a questa "nomination" il PD non la prende bene (il PD, che sappiamo bene schierarsi con l'imprenditoria e non coi lavoratori,  ama avere propri elementi nei posti chiave) e interviene con il Presidente della regione Burlando, che sostiene (non si sa su quali basi, se non quella di non aver avuto voce in capitolo) che con questo assetto Costa non sarebbe mai arrivata a Savona... che anche Costa non ami avere la finanza in casa?

Nel frattempo approfitta del momento propizio, la scadenza di mandato di Canavese a Presidente di Autorità portuale, e chiede a tutti gli enti interessati di indicare le nomine desiderate come sostituto.. ..

E la Camera di Commercio e gli imprenditori portuali nominano Canavese... Palo... Non come Presidente di Autorità Portuale, ma come commissario «ad acta»... che assomiglia tanto all'operazione fatta dell'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, che prima di perdere le elezioni si era fatta nominare Commissario Unico per l'Expò 2015.

Nomination, nomination, nomination...

Difficile comprendere il motivo per cui l'imprenditoria savonese non abbia scelto il Pd, vista l'attenzione di questo partito a difendere i loro interessi e (per l'appunto) per la grande voglia di realizzare la piattaforma, ma sta di fatto che la situazione non piace al sindaco di Savona Berruti, il quale rilancia, nominando Paolo Gaggero (Vicesindaco di Savona) come candidato per la presidenza di Autorità Portuale Savona.

Mossa isolata? Manco per idea. E se a nomination non li batte nessuno, neanche Guy Ritchie e Bryan Singer (registi di "The snatch" e "I soliti Sospetti") avrebbero potuto ordire una trama simile.

Partendo dal presupposto abbastanza chiaro che all'interno di Autorità Portuale sono banditi tutti coloro che non vogliono realizzare la piattaforma di Vado Ligure, e andasse in porto (è proprio il caso di dirlo) la mossa Gaggero, si libererebbe il posto di Vice Sindaco di Savona, che (udite udite) dovrebbe essere rinominato...

E allora ecco che dal cilindro dell'imprenditoria savonese esce fuori, per l'ennesima volta, la CGIL, non a caso favorevolissima al progetto Maersk (oltre a quello Tirreno Power, abbastanza da mentire spudoratamente circa l'utilità dei progetti per una non vera crescita occupazionale), dal quale uscirebbe un Di Tullio nuovo e pronto a rientrare in amministrazione, ovviamente tra le file dell'amato PD.

Inutile dire quanto questo faccia intuire il legame politico tra il Partito Democratico e il sindacato concertativo per eccellenza, che più che organizzazione per i lavoratori sembra essere diventato trampolino di lancio per la carriera politica.

Una carriera sfolgorante, se si pensa che tra pochi anni il Sindaco Berruti passerebbe in Regione, lasciano il posticino proprio a  Di Tullio ....

E in tutto sto giro di nomination, a pagare ovviamente sono i cittadini, 20 mila dei quali disoccupati, molti altri in cassa integrazione e tantissimi precari, mentre i cittadini vadesi continuano ad ammalarsi repirando l'irrespirabile e combattono quotidianamente per evitare lo scempio di una piattaforma container che non serve...

Il paradosso è che il Grande Fratello sembra altamente più democratico della realtà... almeno li c'è il televoto.

Matteo Loschi

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