Secondo Medicina Democratica Savona, i tagli alla spesa sanitaria, che in parte potrebbero esser "giustificati" se andassero ad intaccare gli sprechi (stipendi d'oro, furti, tangenti etc), in realtà finiscono con il colpire il diritto alla salute dei cittadini, sancito dalla costituzione.
Di fatto, secondo MD, oltre ad essere defraudati del diritto alle cure in tempi utili (la segnalazione di cui l'approfondimento verte proprio su una particolarità dei tempi d'attesa), i cittadini sono defraudati anche del diritto all'informazione corretta, in questo caso proprio in merito alla possibilità di accedere ad alcuni tipi di visite senza dissanguare il portafoglio.
La segnalazione parte proprio dalla lettura di un articolo de Il secolo XIX di qualche giorno fa nel quale veniva verificato il caso di una madre savonese, alla quale l'ASL aveva risposto che per una radiografia all'addome destinata alla figlia il primo posto disponibile sarebbe stato a dicembre del 2013.
L'articolo "polemizzava" giustamente sul fatto che, di fronte a questa situazione, gli utenti che non hanno l'urgenza segnata sulla richiesta sono costretti ad emigrare in altre regioni o a rivolgersi a privati. Se si aggiunge che avviene anche in presenza dell'urgenza la situazione diventa insostenibile.
E questo genera un atteggiamento di sfiducia verso la Sanità pubblica: sempre più persone non provano nemmeno a chiedere la visita e preferiscono rivolgersi direttamente ad un privato.
Pagare. Pagare. Pagare. E per chi non ha i soldi (come per chi non ha l'assicurazione negli Usa) sembrerebbe non esserci via d'uscita.
Quello che però ai cittadini non viene detto è che la legge prevede, per (purtroppo soli) 58 casi specifici, che quando le liste d'attesa impediscano l'effettuazione della visita entri i tempi massimi previsti dalla legge, e non ci siano posti neppure presso le strutture convenzionate, l'utente può rivolgersi ad una convenzionata o ad un privato, pagando solo (se previsto) il costo del ticket, senza ulteriori spese.
Ma andiamo con ordine.
Il 23 novembre 2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (23/11/2010 n. 274, suppl. ordinario) il Nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d'attesa (PNGLA). Le Regioni hanno avuto due mesi per varare il proprio Piano Sanitario Regionale e, nel caso in cui non abbiano fatto, scaduti i due mesi dal 23 Novembre, sono tenute a recepire i tempi massimi di attesa per le prestazioni indicate nel Piano Nazionale(PNGLA).
Siamo andati a scorrere il sito dell'ASL 2 savonese, ed abbiamo notato che esiste solo una tabella relativa alla fotografia (Rilevazione Bimestrale) dei tempi di attesa a cui gli utenti savonesi erano sottoposti in quel dato giorno.
Non v'è invece traccia delle tabelle contenenti i tempi massimi per le liste di attesa (come imposto dalla legge) per cui presumiamo che abbiano inteso fare propri quelli nazionali.
Che cosa significa?
Anzitutto non solo che il blocco delle prenotazioni (fenomeno delle liste d’attesa bloccate) è una pratica vietata dalla Legge Finanziaria 2006, L. n. 266/05 (le Regioni possono applicare in tali casi, ai responsabili della violazione, un’ammenda da euro 1000 a euro 6000), ma che per 58 tipologie di visite è possibile, a fronte dell'impossibilità di operare una visita in tempi utili (anche questi stabiliti dalla legge) trovare un'altra soluzione.
In sostanza, il Nuovo Piano Nazionale per le liste d’attesa prevede che in caso di mancato rispetto dei tempi massimi l’Azienda debba provvedere ad indicare le strutture pubbliche o private accreditate (convenzionate) che assicurano il rispetto della tempistica; nel caso nessuna struttura pubblica o convenzionata sia in grado di erogare la prestazione, l’Azienda sanitaria deve autorizzare la prestazione in regime intramurario (intramoenia). In questo caso il cittadino non deve sostenere alcun onere economico aggiuntivo, se non l’eventuale ticket (se non esente).
Insomma, visita da un privato al "mero" costo del ticket.
In questi casi, la procedura è la seguente:
- anzitutto verificare assieme al medico curante che lo stesso abbia inserito nella richiesta la giusta dicitura per la categoria d'urgenza della visita - codice U (urgente), prestazione entro 72 ore, B (breve) entro 10 giorni, D (differibile) entro 30 giorni le visite e 60 giorni la gli esami diagnostici, P programmabile
- successivamente verificare assieme al proprio medico se la tipologia di visita richiesta rientra nelle 58 previste dalla legge
- verificare con il CUP dell'Asl la prima data utile e se i tempi di attesa superano o meno i tempi indicati dalla legge
- se così fosse, inviare alla direzione generale della Asl e all’Assessorato alla Sanità della tua Regione, allegando il certificato attestante l’incompatibilità dell’attesa attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno, il modulo per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti, altrimenti per autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket.
Sempre secondo Medicina Democratica, questa prassi è purtroppo comune in quanto, proprio nella logica del profitto operata dall'Azienda Sanitaria (e dallo Stato in generale), il risparmio non viene realizzato evitando gli sprechi quanto più negando (o nascondendo) ad esempio "sovvenzioni" di cui il cittadino avrebbe diritto ad usufruire.
Ma per "uscire dalla crisi" non sarebbe sufficiente cominciare dal taglio degli stipendi e delle pensioni d'oro, dalle spese militari (l'Italia attualmente è impegnata in 4 conflitti), ed evitando opere pubbliche inutili come la Tav e, magari, inserendo la patrimoniale?
Meditiamo...
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Prestazioni diagnostiche e specialistiche
Visite specialistiche Tempo max attesa 30 giorni | Diagnostica per immagini Tempo max. di attesa: 60 giorni | Esami specialistici Tempo max. attesa: 60 giorni |
Cardiologica | Ecocolordoppler cardiaca | Audiometria |
Chirurgia vascolare | Ecografia addome | Colonscopia |
Dermatologica | Ecografia capo e collo | Elettrocardiogramma |
Endocrinologica | Ecografia mammella | Elettrocardiogramma da sforzo |
Fisiatrica | Ecografia ostetrica- ginecologica | Elettrocardiogramma dinamico (holter) |
Gastroenterologica | Ecolordoppler dei vasi periferici | Elettromiografia |
Neurologica | Mammografia | Esofagogastroduodenoscopia |
Oculistica | RMN Cervello e tronco encefalico | Fondo oculare |
Oncologica | RMN colonna vertebrale | Sigmoidoscopia con endoscopio flessibile |
Ortopedica ginecologica | RMN muscoloscheletrica | Spirometria |
Otorinolaringoiatria | RMN pelvi prostata e vescica | |
Tac senza e con contrasto Addome inferiore |
| |
Tac senza e con contrasto Addome completo | ||
Tac senza e con contrasto Addome superiore | ||
Tac senza e con contrasto Bacino | ||
Tac senza e con contrasto Capo | ||
Tac senza e con contrasto Rachide e speco verbale | ||
Tac senza e con contrasto torace |
Prestazioni in regime di ricovero, in day hospital e Day surgery
Come si vede dalla tabella, per una serie di interventi sono stati stabiliti i temi di attesa. Per altri interventi, invece, è indispensabile far riferimento all'indicazione della classe di priorità:
Tempi di attesa | Classi priorità | |
Chemioterapia | tempi di accesso sono stabiliti dalle Regioni | Indicazione della classe di priorità: classe A, B o C |
Coronografia | 60- 120 giorni | |
Interventi chirurgici per | ||
| 30 giorni | |
| 30 giorni | |
| 30 giorni | |
| 30 giorni | |
| 90-180 giorni | |
| Classi di priorità | |
| Classi di priorità | |
| Classi di priorità | |
Biopsia per cutanea del fegato | Classi di priorità | |
By pass aortocoronarico | Classi di priorità | |
Angioplastica coronaria (PTCA) | Classi di priorità | |
Endoarteriectomia carotidea | Classi di priorità | |
Biopsia percutanea del fegato | Classi di priorità |
Classi di priorità
| Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti, o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi |
CLASSE B | Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o 1 ad esempio, per un intervento di cataratta sul secondo occhio da eseguirsi a distanza predefinita rispetto all'intervento sul primo occhio. Grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi |
CLASSE C | Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi |
CLASSE D | Ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi |