Attualità - 09 maggio 2012, 10:04

Tempi di attesa... quello che le Asl non dicono

Visite intramoenie al prezzo del ticket (se previsto) per 58 casi specifici

Tempi di attesa... quello che le Asl non dicono

Secondo Medicina Democratica Savona, i tagli alla spesa sanitaria, che in parte potrebbero esser "giustificati" se andassero ad intaccare gli sprechi (stipendi d'oro, furti, tangenti etc), in realtà finiscono con il colpire il diritto alla salute dei cittadini, sancito dalla costituzione.

Di fatto, secondo MD, oltre ad essere defraudati del diritto alle cure in tempi utili (la segnalazione di cui l'approfondimento verte proprio su una particolarità dei tempi d'attesa), i cittadini sono defraudati anche del diritto all'informazione corretta, in questo caso proprio in merito alla possibilità di accedere ad alcuni tipi di visite senza dissanguare il portafoglio.

La segnalazione parte proprio dalla lettura di un articolo de Il secolo XIX di qualche giorno fa nel quale veniva verificato il caso di una madre savonese, alla quale l'ASL aveva risposto che  per una radiografia all'addome destinata alla figlia il primo posto disponibile sarebbe stato a dicembre del 2013.

L'articolo "polemizzava" giustamente sul fatto che, di fronte a questa situazione, gli utenti che non hanno l'urgenza segnata sulla richiesta sono costretti ad emigrare in altre regioni o a rivolgersi a privati. Se si aggiunge che avviene anche in presenza dell'urgenza la situazione diventa insostenibile.

E questo genera un atteggiamento di sfiducia verso la Sanità pubblica: sempre più persone non provano nemmeno a chiedere la visita e preferiscono rivolgersi direttamente ad un privato.

Pagare. Pagare. Pagare. E per chi non ha i soldi (come per chi non ha l'assicurazione negli Usa) sembrerebbe non esserci via d'uscita.

Quello che però ai cittadini non viene detto è che la legge prevede, per (purtroppo soli) 58 casi specifici, che quando le liste d'attesa impediscano l'effettuazione della visita entri i tempi massimi previsti dalla legge, e non ci siano posti neppure presso le strutture convenzionate, l'utente può rivolgersi ad una convenzionata o ad un privato, pagando solo (se previsto) il costo del ticket, senza ulteriori spese.

Ma andiamo con ordine.

Il 23 novembre 2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (23/11/2010 n. 274, suppl. ordinario) il Nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d'attesa (PNGLA). Le Regioni hanno avuto due mesi per varare il proprio  Piano Sanitario Regionale e, nel caso in cui non abbiano fatto, scaduti i due mesi dal 23 Novembre, sono tenute a recepire i tempi massimi di attesa per le prestazioni indicate nel Piano Nazionale(PNGLA).

Siamo andati a scorrere il sito dell'ASL 2 savonese, ed abbiamo notato che esiste solo una tabella relativa alla fotografia (Rilevazione Bimestrale) dei tempi di attesa a cui gli utenti savonesi erano sottoposti in quel dato giorno.

Non v'è invece traccia delle tabelle contenenti i tempi massimi per le liste di attesa (come imposto dalla legge) per cui presumiamo che abbiano inteso fare propri quelli nazionali.

Che cosa significa?

Anzitutto non solo che il blocco delle prenotazioni (fenomeno delle liste d’attesa bloccate) è una pratica vietata dalla Legge Finanziaria 2006, L. n. 266/05 (le Regioni possono applicare in tali casi, ai responsabili della violazione, un’ammenda da euro 1000 a euro 6000), ma che per 58 tipologie di visite è possibile, a fronte dell'impossibilità di operare una visita in tempi utili (anche questi stabiliti dalla legge) trovare un'altra soluzione.

In sostanza, il Nuovo Piano Nazionale per le liste d’attesa prevede che in caso di mancato rispetto dei tempi massimi l’Azienda debba provvedere ad indicare le strutture pubbliche o private accreditate (convenzionate) che assicurano il rispetto della tempistica; nel caso nessuna struttura pubblica o convenzionata sia in grado di erogare la prestazione, l’Azienda sanitaria deve autorizzare la prestazione in regime intramurario (intramoenia). In questo caso il cittadino non deve sostenere alcun onere economico aggiuntivo, se non l’eventuale ticket (se non esente).

Insomma, visita da un privato al "mero" costo del ticket.

In questi casi, la procedura è la seguente:

- anzitutto verificare assieme al medico curante che lo stesso abbia inserito nella richiesta la giusta dicitura per la categoria d'urgenza della visita - codice U (urgente), prestazione entro 72 ore, B (breve) entro 10 giorni, D (differibile) entro 30 giorni le visite e 60 giorni la gli esami diagnostici, P programmabile

- successivamente verificare assieme al proprio medico se la tipologia di visita richiesta rientra nelle 58 previste dalla legge

- verificare con il CUP dell'Asl la prima data utile e se i tempi di attesa superano o meno i tempi indicati dalla legge

- se così fosse, inviare alla direzione generale della Asl e all’Assessorato alla Sanità della tua Regione, allegando il certificato attestante l’incompatibilità dell’attesa attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno, il modulo per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti, altrimenti per autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket.

 

Sempre secondo Medicina Democratica, questa prassi è purtroppo comune in quanto, proprio nella logica del profitto operata dall'Azienda Sanitaria (e dallo Stato in generale), il risparmio non viene realizzato evitando gli sprechi quanto più negando (o nascondendo) ad esempio "sovvenzioni" di cui il cittadino avrebbe diritto ad usufruire.

Ma per "uscire dalla crisi" non sarebbe sufficiente cominciare dal taglio degli stipendi e delle pensioni d'oro, dalle spese militari (l'Italia attualmente è impegnata in 4 conflitti), ed evitando opere pubbliche inutili come la Tav e, magari, inserendo la patrimoniale?

Meditiamo...

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Prestazioni diagnostiche e specialistiche

 

Visite specialistiche

Tempo max attesa 30 giorni

Diagnostica per immagini

Tempo max. di attesa: 60 giorni

Esami specialistici

Tempo max. attesa: 60 giorni

Cardiologica

Ecocolordoppler cardiaca

Audiometria

Chirurgia vascolare

Ecografia addome

Colonscopia

Dermatologica

Ecografia capo e collo

Elettrocardiogramma

Endocrinologica

Ecografia mammella

Elettrocardiogramma da sforzo

Fisiatrica

Ecografia ostetrica- ginecologica

Elettrocardiogramma dinamico (holter)

Gastroenterologica

Ecolordoppler dei vasi periferici

Elettromiografia

Neurologica

Mammografia

Esofagogastroduodenoscopia

Oculistica

RMN Cervello e tronco encefalico

Fondo oculare

Oncologica

RMN colonna vertebrale

Sigmoidoscopia con endoscopio flessibile

Ortopedica ginecologica

RMN muscoloscheletrica

Spirometria

Otorinolaringoiatria

RMN pelvi prostata e vescica

Tac senza e con contrasto  Addome inferiore

 

Tac senza e con contrasto Addome completo

Tac senza e con contrasto Addome superiore

Tac senza e con contrasto Bacino

Tac senza e con contrasto Capo

Tac senza e con contrasto Rachide e speco verbale

Tac senza e con contrasto torace

 

Prestazioni in regime di ricovero, in day hospital e Day surgery
Come si vede dalla tabella, per una serie di interventi sono stati stabiliti i temi di attesa. Per altri interventi, invece, è indispensabile far riferimento all'indicazione della classe di priorità:

Tempi di attesa

Classi priorità

Chemioterapia

tempi di accesso sono stabiliti dalle Regioni

Indicazione della classe di priorità: classe A, B o C

Coronografia

60- 120 giorni

Interventi chirurgici per

 

  • Tumore alla mammella

 

30 giorni

 

  • Tumore alla prostata

 

30 giorni

 

  • Tumore al colon retto

 

30 giorni

 

  • Tumore all'utero

 

30 giorni

 

  • Protesi d'anca

 

90-180 giorni

 

  • tumore al polmone

 

Classi di priorità

 

  • Tonsillectomia

 

Classi di priorità

 

  • Emorroidectomia

 

Classi di priorità

Biopsia per cutanea del fegato

Classi di priorità

By pass aortocoronarico

Classi di priorità

Angioplastica coronaria (PTCA)

Classi di priorità

Endoarteriectomia carotidea

Classi di priorità

Biopsia percutanea del fegato

Classi di priorità

 

 

Classi di priorità



CLASSE A

Ricovero entro 30 giorni per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti, o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi

CLASSE B

Ricovero entro 60 giorni per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o 1 ad esempio, per un intervento di cataratta sul secondo occhio da eseguirsi a distanza predefinita rispetto all'intervento sul primo occhio. Grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi

CLASSE C

Ricovero entro 180 giorni per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi

CLASSE D

Ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità. Questi casi devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi

 

 

Matteo Loschi

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