Sul tavolo c'era di tutto. Pizze, salumi, una quantità industriale di torte tra dolci salate, e non poteva mancare la riserva di buon vino. Perfino la carne alla brace e un piccolo sound system con buona musica.
Che i lavoratori siano in grado di organizzarsi anche da soli lo si vede anche dalle piccole cose.
E' così il merendino politico organizzato per il primo Maggio dai lavoratori della cartiera di Murialdo ha avuto il suo successo. Nemmeno la pioggia (e ne veniva giù tanta) è riuscita a frenare la voglia dei lavoratori e delle loro famiglie di confrontarsi, non sprecando una giornata significativa come quella di ieri con una qualche parata istituzionale.
Lavoratori a confronto tra un bicchiere ed un panino, come Gianpiero Icardo, che racconta ai microfoni della Rai di una situazione, quella degli operai della cartiera di Murialdo, che non percepiscono gli stipendi da mesi.
Ma non solo. C'erano Carlo il pensionato, il candidato Sindaco di Cairo Montenotte per il PCL Giorgio Cavallero, il Consigliere regionale dell'IDV Stefano Quaini, alcune insegnanti, i sindacalisti di Uniti alla Base...
Una solidarietà costruttiva, un appuntamento da ripetere e da allargare, e che dovrebbe coinvolgere, secondo gli organizzatori, anche i lavoratori di FAC e OCV in primis, e tutti quelli il cui posto di lavoro è a rischio, o proprio non ce l'hanno.
Il proposito è quello di riprendere in mano il proprio futuro, in prima persona, e di tornare a fare politica dal basso, alla vecchia maniera, costruendo quell'organizzazione dla basso capace di ribaltare il dominio del capitale sui lavoratori .
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