“Le linee generali della Strategia energetica delineata oggi in audizione dal ministro Passera basata su gas, efficienza e rinnovabili è certamente condivisibile, ma l’Italia non è la penisola arabica, il Ministro Passera concede troppo spazio e credito alle trivellazioni”.
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
“Il ministro - continua Ferrante - ha colto le criticità del sistema energetico del Paese, aggravate dalla mancanza di una strategia che ha determinato negli scorsi anni la realizzazione di un numero esorbitante, rispetto alle necessità, di modernissime centrali a ciclo combinato che oggi sono un costo per il sistema.
L’Italia si deve muovere su più direttrici, con eguale convinzione: ridurre il costo del gas attraverso più rigassificatori, più gasdotti e una maggiore capacità di stoccaggio, incentivare l’efficienza energetica e sostenere convintamente le energie rinnovabili.
Purtroppo sull’efficienza la sempre citata misura fiscale della detrazione del 55% ancora non viene stabilizzata, mentre per quanto riguarda le energie rinnovabili il governo rischia il cortocircuito, perché pone sì giusti obiettivi, ma dal suo orizzonte sembra scomparso il decreto sulle rinnovabili termiche e quelli che saranno sottoposti alla Conferenza Stato Regioni vanno assolutamente modificati, pena l’affossamento del settore.”
“Sarebbe un errore grave – conclude Ferrante - cercare quei fantomatici 20 mila posti di lavoro nelle trivellazioni, mentre ce ne sono sino a 100 mila a rischio nel settore delle rinnovabili.”