L'esposizione rimarrà visibile dal 2 maggio al 1 giugno presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, in corso Italia.
Stefano Pachì, illustratore per l’editoria per ragazzi, affascinato dal fumetto come comunicazione diretta, artistica ed elemento di diffusione globale. Genovese di nascita, ha a suo carico la frequentazione del liceo artistico e dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Ora ha scelto un luogo dove la calma e la bellezza della Natura (Sassello) sono lo scenario in cui pensare, creare. Il suo inizio (anni Ottanta del secolo XX) è legato ai disegni ed alla creazione dei fumetti scritti anche da Lui; ha collaborato con le riviste “1984” e “Frigidaire”.
Ha una pittura che è stata definita “informale-naturalistica” ma che appare a volte iper-realistica, altre con echi onirici e magici. Usa una tavolozza magmatica declinata con forme allucinate, oppure fortemente inquietanti che evocano scenari post-atomici, catastrofici dove i vari elementi, a volte anche casuali, si mescolano in un assemblaggio dove il genera contrasti forti, così come avviene nella contemporaneità.
Le cromie sono invasate, esacerbate fino a farle deflagrare, pare, come in un cataclisma angosciante, ma purtroppo reale se si pensa a ciò che potrebbe accadere da un vero conflitto nucleare.
Pachì ci avverte: Natura e Umanità sono in serio pericolo. Opere emozionanti ed avvincenti, quindi, interrogatorie che vivono sulla carta e sulla tela con la forza di un progetto: Stefano Pachì vuole fare il pittore e comunicarci le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue riflessioni che diventando opere d’arte assumono una valenza globale.