Lancio ufficiale, all'Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, del progetto europeo SICODE sull'avanzamento nello studio delle Interfacce Cervello-Macchina (Brain Machine Interfaces, BMI). Il consorzio degli istituti di ricerca europeo, coordinato da IIT, si e' riunito oggi per il primo incontro d'avvio di un programma scientifico che perfezionera' l'ingegneria dei dispositivi cerebrali, approfondendo la comprensione del funzionamento del cervello durante il movimento del corpo. Oggi le BMI sono considerate l'unica soluzione che consente a portatori di handicap motori, dovuti ad esempio a paralisi in seguito a danni alla colonna vertebrale o ictus, di tornare a muoversi.
Le Interfacce Cervello-Macchina, sono sistemi in grado di 'leggere' gli impulsi provenienti dal cervello e tradurli in movimenti effettuati da oggetti esterni, quali arti robotici artificiali. "Il progetto a afferma Stefano Panzeri dell'Istituto Italiano di Tecnologia a cambiera' il paradigma relativo alla progettazione delle Interfacce Cervello-Macchina.
Il cervello e' un sistema altamente complesso e solo prendendolo in considerazione nel suo insieme e' possibile realizzare delle interfacce in grado di interpretare correttamente tutte le sfumature dei segnali ricevuti, dando cosi' alle protesi a cui sono connesse la capacita' di eseguire esattamente i movimenti desiderati". Il progetto vedra' la partecipazione di un team interdisciplinare, che includera' neuroscienziati, matematici e ingegneri, per rispondere alla complessitA insita nella ricerca di base e nella progettazione di sistemi che coinvolgono specialitA cosA¬ diverse tra loro.
"La ricerca a spiega Vincent Torre della SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) - si divide in due fasi diverse, ma complementari. Innanzitutto cercheremo di comprendere quale sia l'attivita' elettrica del sistema nervoso in assenza di stimolazioni, ovvero studieremo quale sia la sua attivita' spontanea, che da un punto di vista informatico rappresenta il rumore del sistema. La seconda fase del progetto consiste nella progettazione e realizzazione di BMI di nuova generazione capaci di 'leggere' correttamente l'attivita' elettrica del cervello, nella prospettiva di poter contribuire a ridare una reale autonomia di movimento a chi e' affetto da gravi handicap motori".
Finanziato nell'ambito del programma 'Future and Emerging Technologies' (FET) della Commissione Europea, il progetto vedra' l'Italia ricoprire un ruolo di primo piano, attraverso la partecipazione dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con il coordinamento scientifico di Stefano Panzeri, del Center for Neuroscience and Cognitive Systems (IIT@UniTn), e della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Saranno coinvolti anche il Max Planck Institute for Biological Cybernetics di Tubinga e l'Universita' di Zurigo.