Da quattro anni, senza clamore, un gruppo di quindici volontari dell'Associazione Nazionale Alpini (ANA) di Finale Ligure effettua importanti interventi di ripristino e recupero dei sentieri finalesi.
A conti fatti, anche se può sembrare incredibile, il gruppo è arrivato al ripristino di almeno 60 chilometri di sentieri.
La cifra è credibile se si tiene conto che la nota mappa “I sentieri del finale” 1984, del Borbonese – utilizzata da trekkers e bikers – ne censisce per 110 chilometri.
Il gruppo di alpini, coordinati da Andrea Bruzzone (Capogruppo) e da Paolo Demanuele (Responsabile del “gruppo sentieri”) si ritrovano nella giornata di sabato con tutti i loro attrezzi (decespugliatori, rastrelli, cesoie e motoseghe) nel punto indicato dal programma concordato con il Comune di Finale Ligure, che garantisce - attraverso un contributo annuale – la fornitura dei materiali di consumo.
I gruppi che si alternano hanno in dotazione una cassetta di pronto soccorso e tutti, ovviamente, sono coperti da assicurazione contro eventuali infortuni.
Tra gli ultimi sentieri “curati”: Selva-Manie, Verzi-Manie, Calvisio Lacremà-San Bernardino, Finalborgo -Via Monte Tabor- Monticello, Iscasco-Varigotti (foto).
In programma vi è anche il recupero, sulla Caprazoppa, dei prati oggi invasi dalla vegetazione che si trovano a ridosso della Chiesa di S. Martino: meta tradizionale dei pic-nic di Pasquetta e Primo Maggio.
I turisti italiani e stranieri che raggiungono il Finalese e incontrano i nostri volontari al lavoro sul loro percorso, esprimono sempre grande soddisfazione nel poter attraversare facilmente e in sicurezza un territorio ricco di incomparabili suggestioni.