Preg.mo Direttore,
ieri, mite giornata primaverile, alle ore 18 circa, mi trovavo a transitare per i giardini di piazza del Popolo, senza poter fare a meno di considerare, quanto ormai sia caduto in basso questo vulgo di cui la piazza ne è l’emblema.
Proprio pochi giorni or sono, una signora, neppure troppo anziana, ancora in attività, mi raccontava quanto fosse bella una volta e di come fossero vissuti quei giardini. In effetti, vissuti lo sono anche oggi: a pochi passi dal chiosco dei vigili, la cui macchina era parcheggiata vicino alla cassa del parcheggio, stanziavano barboni intenti a riversare a terra piatti con resti di pane con cui alimentare piccioni e non solo...uomini e topi scrisse qualcuno...Dall’altra parte, un signore anziano dinoccolato, proprio sul marciapiede antistante la pattuglia dei vigili, era intento a negoziare favoritismi e servigi vari con una latinos, con tutta probabilità minorenne, mentre più oltre, qualcuno stringendo affabilmente la mano ad un’altra persona, consumava il reato di spaccio...
Camminare fa bene alla circolazione e camminando, forse si vedrebbe la gente che lorda il suolo pubblico, si vedrebbero certi reati che, dalla strada guidando mette male scorgere, impossibile farlo stando fermi in auto: se l’Arma ha deciso che il Carabiniere di quartiere fosse “appiedato” ci sarà un motivo...
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