CGIL Informa - 22 marzo 2012, 14:54

Sindacalisti e "vips" alla Fac: Buon Appetito.

L’assessore Vesco scende dalla sua Lancia Delta con insospettabile agilità. L’autista non fa a tempo ad aprirgli la portiera che lui è già oltre, al baule. Ne cava un cartone di vino che ha portato per il pranzo con gli operai FAC

Sindacalisti e "vips" alla Fac: Buon Appetito.

Albisola, esterno giorno. Bandiere sindacali, una tenda da campeggio, volti che oscillano tra il sorriso e la preoccupazione vera. I cancelli di lamiera grigia non raccontano certo di un posto particolarmente curato, ma un posto di lavoro, quello si. Quello lo era, prima che Sorgenia chiudesse senza appello i rubinetti del gas, indispensabile per lavorar quelle ceramiche e produrre tazze e tazzine per tutto il mondo. Di fronte all’ingresso, il vecchio pulmino giallo che CGIL si passa di mano col PD, a seconda delle elezioni.
Oggi polenta. Cucinata dalle operaie FAC. Entri nello stabilimento e vieni accolto da un profumo di casa, che mitiga quel senso di dismissione che mai si vorrebbe sentire nelle fabbriche. Uno scaffale, e si apre il salone con la tavolata a ferro di cavallo.
Non manca nessuno. Oltre al povero Vesco scorgiamo, un Berruti Filctem, una Sorgini un po dimessa accanto a un Ditullio che brinda. Di fronte a lui, quel Francesco Rossello che ci “chiese” di vergognarci (invito spontaneamente rimesso).

Si mangia alla FAC. Un pranzo accuratamente annunciato a tutti i maggiori giornali a mezzo comunicato stampa. Che una foto con i lavoratori e due righe di stampa frugale non si buttan mai via.
All’esterno, persino uno striscione di Tirreno Power, controllata da Sorgenia, la stessa che ha chiuso e sigillato il gas allo stabilimento FAC di Albisola, in un colpo di grazia davvero lodevole.
Ci chiediamo a vuoto, ma dati gli ottimi rapporti tra CGIL - FILCTEM - PD con Tirreno Power, e dunque con Sorgenia che ne controlla il 38%, non sarebbe carino far riallacciare almeno il gas a questa fabbrica, così che i lavoratori possano portarsi avanti un poco, o perlomeno provarci?

Nel frattempo, Buon appetito signori segretari, che polenta e salsiccia non fa primavera.

 

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Qui sotto, il testo di un (bel) manifestino affisso sulle pareti della fabbrica

La FAC e' un'azienda storica albisolese nata nel dopoguerra che conta 160 dipendenti e il cui marchio e' stato esportato in tutto il mondo.

Ognuno di noi ogni volta che va in vacanza ed entra in un bar per prendere un caffé sta probabilmente tenendo tra le mani un nostro prodotto e questo e' sempre stato per noi albisolesi fonte di vanto e orgoglio.

Il nome di Albisola viene per associazione collegato alla ceramica. Ma ceramica non e' solo un angioletto dipinto su un vaso o un'acquasantiera appesa ad una parete.

Anche le nostre tazzine sono racchiuse nella parola ceramiche, e con la perdita della nostra azienda si perderebbe anche un pezzo della nostra Albisola.

Con l'inizio del 2012 ci siamo trovati di fronte ad uno scenario nuovo e drammatico.

L'azienda per mancanza di liquidità si e' trovata di fronte alla necessita' di dover mettere in cassa integrazione 160 operai dal 02/01/2012 fino alla fine di maggio, ma in realta' dopo questa data noi non sapremo ancora cosa dovremo aspettarci.

 

La percezione più realistica e' che la nostra proprietà non riuscirà a risanare l'enorme voragine che si e' creata. Ma la cosa più' drammatica e che ci lascia inermi e' questa: il decorso naturale di un'azienda senza lavoro e' la chiusura.

Ma noi non siamo un'azienda senza lavoro.

La fabbrica in questi mesi e' stata avvolta dal silenzio delle macchine che non operavano ma non dal silenzio dei telefoni che continuavano a squillare quotidianamente da parte di chi richiedeva e voleva il nostro prodotto perche' noi ci siamo distinti nel corso degli anni per la qualità del nostro Made in Italy. Perche' disarma perdere il lavoro quando noi il lavoro lo possiamo ancora avere.

Sappiamo che la prossima scena più' probabile sara' quella della messa in liquidità e quindi la FAC potrebbe essere smembrata e chiusa per sempre. Albisola questo non lo può e non lo deve accettare.

Invitiamo comune provincia regione e ministero dello sviluppo economico a
riflettere su questo nostro appello e ad attivarsi per  far si che le maestranze
tornino a fare cio' che gli riesce meglio, tazzine professionali e pezzeria (teiere, lattiere, posaceneri ecc).

I Lavoratori FAC di Albisola (www.acf.it)

Nell'immagine sotto, uno dei tanti prodotti di eccellenza FAC Spa

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