Vuole vederci chiaro il Presidente della Commissione Sanità in Regione,l’Idv Stefano Quaini, sulla situazione della sanità nell'Asl 2 savonese, dopo i casi di malasanità che hanno portato alla luce il problema.
Ultimo in ordine di tempo, il ragazzo egiziano rimasto a tre giorni letto col braccio rotto e in tensione senza poter essere operato.
Chiarire se la responsabilità sono attribuibili ai tagli operati dalla regione o da una situazione di mala-organizzazione (o entrambi) è la ragione che ha spinto Quaini ad organizzare un confronto con direttore generale della Asl 2 Flavio Neirotti e la direttrice sanitaria Claudia Agosti.
Il presupposto è che la crescita del numero dei casi non siano riconducibili a "fatalità", che assieme alle tempistiche per le liste d'attesa spingono gli utenti a spostarsi privatamente, o fuori regione.
«Sono arrivatemolte lettere in Regione non solo di pazienti ma anche di professionisti dell’azienda sanitaria" - commenta Quainisu una testata locale - a questo punto è il caso di intervenire per capire se ci sia un problema di copertura dei posti, di deroghe chieste dall’azienda e non concesse dalla Regione per organici ridotti all’osso, oppure anche una non ottimale organizzazione del personale che c’è. Sulla diagnostica, poi, è necessario un discorso a parte perché sta diventando un “buco nero” per quanto riguarda le fughe dei pazienti in Piemonte e quindi vogliamo capire se ci sia un controllo adeguato sulle prescrizioni, oltre a cercare qualche soluzione per il fenomeno delle liste d’attesa »
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