"E' la prima di una serie di manifestazioni per la tutela della specificita' in materia previdenziale alla quale hanno partecipato numerosi uomini e donne della Polizia di Stato, accorsi da tutta la Provincia nella piazza antistante la Prefettura di Savona e appartenenti alle sigle sindacali Silp Per la Cgil, Siap e Coisp.
E' necessario che in tempi brevissimi si dia corso al confronto con il governo, in mancanza di riscontri oggettivi la protesta non si fermerà."
Queste le parole del Segretario Provinciale del Silp per la Cgil - Luigi Sanguinetti.
Di seguito le ragioni della protesta di oggi.
Abbiamo constatato che il tema della previdenza riguardante i 500.000 Appartenenti alle Forze di Polizia, Forze Armate e Vigili del Fuoco non rientra tra le questioni di maggiore interesse per il Governo. Tre mesi fa il Presidente del Consiglio, nel presentare la manovra finanziaria ai Sindacati di Polizia ed agli organi di Rappresentanza militare aveva dichiarato che avrebbe tutelato la specificità del Comparto. Adesso il Governo mostra di andare in direzione opposta. Sulle pensioni intenderebbe determinare un peggioramento delle condizioni di accesso per gli Operatori del Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico. Le Organizzazioni Sindacali SIAP-SILP/CGIL-COISP-ANFP della Polizia di Stato, OSAPP-SINAPPE-FP CGIL della Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato e USPPI, CONFSAL, SINDIR UGL dei Vigili del Fuoco denunciano la forte preoccupazione per una visione solo ragionieristica che il Governo manifesta nell’affrontare la questione previdenziale che andrebbe, invece, analizzata con attenzione e competenza e che riguarda centinaia di migliaia di Operatori della sicurezza che quotidianamente affrontano armati, in situazioni complesse e rischiose, il controllo del territorio e dell'ordine pubblico, il controllo degli Istituti penitenziari ed il servizio di soccorso pubblico.
Denunciamo, quindi, l’assoluta mancanza di sensibilità che il Governo dimostra nei confronti degli Appartenenti al Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico, nonché la mancanza di consapevolezza da parte dello stesso circa i rischi per gli Operatori di Polizia e soprattutto per i cittadini, derivanti da un ulteriore aumento dell’età media dei Poliziotti, Militari e Vigili del Fuoco.
Rivendichiamo, con forza, l’avvio della previdenza complementare che gli Operatori del Comparto attendono ormai da oltre 15 anni, oggi ancor più necessaria e indifferibile stante l’introduzione del sistema contributivo per tutti i lavoratori.
Pur dinanzi alla disponibilità dimostrata soltanto in questi giorni dal Governo ad incontrare le Rappresentanze Sindacali per un confronto sulle pensioni, frutto soprattutto delle nostre pressioni esercitate dichiarando lo stato di mobilitazione, siamo oggi presenti davanti al Ministero del Lavoro, al Ministero dell'Economia e davanti a tutte le Prefetture, per manifestare il dissenso della categoria contro decisioni che il Governo sembra voler adottare in materia di pensioni anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e degli Operatori del Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico.
Porteremo le nostre rivendicazioni in sede di confronto con il Governo, sostenendo con forza il riconoscimento della nostra specificità, soprattutto su una materia come quella previdenziale, nella considerazione che le decisioni che verranno prese, qualora sbagliate, avranno certamente ricadute negative sulla sicurezza dei cittadini.