Sig. Direttore,
complimenti a Matteo Loschi per la sua inchiesta-tesi sulla Piattaforma Maersk e mi è piaciuto molto il suo appello ai giornalisti a scrivere secondo coscienza, senza piegarsi agli interessi dei grandi poteri economici e finanziari, purtroppo fatto molto evidente specialmente in questi giorni in cui il prof. Monti, con il suo governo, viene indicato dai grandi mezzi d'informazione come il salvatore della patria.
Anch'io, come savonese, sono contrario al progetto Maersk per motivi economici,ambientali e di salute pubblica che non enumero perchè sono già stati detti e ridetti.
Vorrei invece sottoporre all'attenzione degli amici, a conferma della Tesi di Matteo, l'articolo pubblicato da 'Il Secolo XIX' il 10/3 " Reefer, crisi nera : "Subito la Maersk" che a me pare contraddittorio ed indicativo dell'inutilità della Piattaforma.
Contraddittorio, perchè se c'è una crisi nera dei container, con una riduzione fino al 40%, non esiste alcuna necessità di una nuova Piattaforma che inoltre, per bene che vada, sarà finita fra 4-5 anni. Le aree per i container sono già più che sufficienti, mancano i container e la stessa Mersk probabilmente ha dei problemi.
E' vero che la disoccupazione è aumentata e preoccupante, ma i soldi pubblici, destinati alla Maersk ed alla TAV potrebbero essere spesi diversamente e maggiormente nell'interesse dei cittadini.
Cordiali saluti
Ireo Bono- Savona (Medico Oncologo, ndr.)
Allego articolo 'Reefer, crisi nera disponibile QUI
La videotesi di Matteo Loschi su piattaforma Maersk in cinque episodi:
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