Eventi - 14 marzo 2012, 17:43

Info prime visioni al Nuovo FilmStudio

Info prime visioni al Nuovo FilmStudio

continuano questo fine settimana le proiezioni de "La sorgente dell'amore", nuovo lavoro di Radu Mihaileanu ("Il concerto", "Train de vie").

Sabato 17 marzo, alle ore 9.45, il "Circolo degli inquieti" presenta l'appuntamento "Da Don Chisciotte agli Indignados, a The protester: sogno impossibile o germe di una nuova democrazia tra cultura e politica?". Ospite dell'incontro Andrea Nicastro, corrispondente dalla Spagna del Corriere della Sera.

In programmazione la prossima settimana, martedì 20 e mercoledì 21 marzo, l'ultimo lungometraggio di Clint Eastwood "J. Edgar", interpretato da Leonardo DiCaprio e Naomi Watts.

Giovedì 22 marzo, alle ore 17.00, la nostra associazione presenta un nuovo appuntamento con l'edizione 2012 di MeloAscolto, una formula nuova per accostarsi al mondo della musica divertendosi: "Schönberg è morto". Si salvi chi può!", a cura di Emanuela E. Abbadessa. Vi aspettiamo!


ven 16 marzo (20.15 - 22.30)
sab 17 marzo (17.30 - 20.15 - 22.30)
dom 18 marzo (15.30 - 17.45 - 20.15 - 22.30)
lun 19 marzo (15.30 - 20.15 - 22.30)

La sorgente dell'amore
(La source des femmes)
di Radu Mihaileanu
Belgio/Italia/Francia 2011, 125'
con Leïla Bekhti, Hafsia Herzi, Saleh Bakri, Hiam Abbass

Tutti i giorni, in un piccolo villaggio tra Nord Africa e Medio Oriente, un gruppo di donne deve compiere un accidentato percorso in salita, sotto il sole cocente, per andare a prendere l'acqua da una sorgente montana. Sono loro a portare avanti il ménage familiare, oberate di compiti e mansioni, mentre i loro compagni stanno a guardare. Un giorno Leila, giovane sposa venuta dal Sud, decide di non accettare più questa situazione e propone alle donne di fare lo sciopero dell'amore: niente più effusioni, niente più sesso fino a quando gli uomini non porranno rimedio alla situazione...
Ritorna nelle sale cinematografiche italiane Radu Mihaileanu, autore di apprezzatissimi film quali "Il concerto" e "Train de vie", affermatosi grazie alla sua grande abilità di porsi in maniera autoriale senza dimenticare il rapporto con il pubblico. In questo suo nuovo lavoro, "La sorgente dell'amore", il regista franco-rumeno si ispira a una vera storia accaduta in un villaggio della Turchia, spostando però l'azione in un contesto musulmano ben più rigido, per trasformare il già interessante soggetto in una riuscita riflessione sulla condizione della donna nei paesi del Medio Oriente. Mihaileanu esplora questa piccola comunità arabo-musulmana senza prendere posizioni, mostrando le numerose zone grigie che caratterizzano i suoi protagonisti e dando un quadro estremamente ricco del mondo che ha deciso di inquadrare. L'intero gruppo di attrici, tra cui emerge la deliziosa protagonista Leïla Bekhti, regala interpretazioni sentite e convincenti. È una piccola realtà quella che Mihaileanu racconta ne "La sorgente dell'amore", ma il suo cinema, come sempre, trova forza nel grande equilibrio tra dramma e commedia, nel solido rapporto con il pubblico e nella capacità di calarsi in quel quotidiano dal quale sa trarre gli spunti più emozionanti e autentici.

http://www.nuovofilmstudio.it/scheda011.html


Programmazione iniziative e seconde visioni:

sab 17 marzo (9.45) ingresso libero

Il "Circolo degli Inquieti" presenta
"Da Don Chisciotte agli Indignados, a The protester: sogno impossibile o germe di una nuova democrazia tra cultura e politica?"

Ospite del Circolo: Andrea Nicastro, corrispondente dalla Spagna del Corriere della Sera

Gli "indignados", a Madrid, a New York, ad Atene, a Roma o nelle altre cento piazze del mondo, sembrano combattere contro i mulini a vento. Ma, forse, sono moderni visionari che richiamano le nostre coscienze a "osare", a uscire dal gregge, a dare potere all'immaginazione, a conferire un senso diverso e vero alla nostra esistenza; a "sognare - come Don Chisciotte - un sogno impossibile...non importa quanto disperato...quanto lontano" a "essere pronti ad attraversare l'inferno per una causa celeste". A provare, insomma, a tirar fuori un mondo migliore dalle macerie che ci stanno rovinando addosso. Ci aiuterà a capire Andrea Nicastro, corrispondente del Corriere della Sera dalla Spagna dove ha seguito la crisi economica, sociale e politica, le elezioni, il movimento degli Indignados. Per lo stesso giornale, e' stato inviato in Iraq, Cecenia, Kosovo, Serbia, Afghanistan, Haiti, Ecuador. E' autore di un libro e di un dvd sulla guerra in Iraq. Ha seguito i migranti dal Pakistan all'Europa e dal Centro America agli Usa. Ha documentato il traffico d'organi e di feti tra Ucraina, Moldavia, Turchia, Italia.

L'incontro, preceduto da alcuni brani musicali eseguiti da Dario Caruso, fa parte di una trilogia sul "Sogno Impossibile" che porterà Sabato 14 aprile 2012 al Teatro Comunale "G. Chiabrera" di Savona alla rappresentazione de "Una Storia della mancia", commedia musicale in due atti a cura di Dario Caruso, per Il Manipolo della Musica e la Compagnia Teatrale Miagoli.

http://www.nuovofilmstudio.it/schedainquieti.html


mar 20 marzo (15.30 - 21.15)
mer 21 marzo (21.15)

J. Edgar
di Clint Eastwood
Usa 2011, 137'
con Leonardo DiCaprio, Naomi Watts

Nominato capo dell'FBI dal Presidente Calvin Coolidge, J. Edgar Hoover è un giovane e ambizioso uomo nell'America proibizionista. Figlio di un padre debole e di una madre autoritaria, Edgar è ossessionato dalla sicurezza del Paese e dai criminali che la minacciano. Avviata una lotta senza esclusione di colpi contro ogni sorta di nemico, il direttore federale attraversa la storia americana costruendosi una reputazione inattaccabile.
La vita pubblica e privata di J. Edgar Hoover secondo Clint Eastwood. Quello che è stato considerato l'uomo più potente di tutta l'America, capo dell'FBI per circa cinquant'anni, non si fermava di fronte a nulla pur di proteggere il suo Paese, spesso infrangendo le regole e distorcendo la verità con la stessa facilità con la quale la affermava. Partendo da uno script brillante di Dustin Lance Black (già sceneggiatore di "Milk" per Gus Van Sant) il film prende forma affondando le sue radici nei miti fondativi della cultura americana, illuminato dallo sguardo complice e sofferto di Eastwood. Leonardo DiCaprio compie un'opera attoriale eccezionale, prestando il suo volto a Edgar durante un cinquantennio della sua vita, da quando, poco più che ventenne, era un giovane ufficiale della polizia federale, fino alla sua morte. La prova prodigiosa di DiCaprio e degli altri interpreti (Naomi Watts, Armie Hammer e Judi Dench non sono da meno) non deve però far passare in secondo piano i valori dell'opera: "J. Edgar" è infatti un film alla ricerca di un bagliore di innocenza nel cuore nero dell'America, una pellicola sulla manipolazione, sui ricatti, sulla spasmodica ricerca di informazioni su cui la politica è costruita. Il mondo è imperfetto e Clint Eastwood lo ribadisce ogni volta che può. Quella di Edgard era un'esistenza dedicata a un'idea di giustizia che spesso coincideva con il lato oscuro del potere.

http://www.nuovofilmstudio.it/scheda003.html


gio 22 marzo (17.00) ingresso libero

Nuovofilmstudio presenta
MeloAscolto - Il fascino discreto della modernità

Anche per il 2012 Nuovofilmstudio propone MeloAscolto, un'iniziativa, nata quasi per caso già nel 2009, ma che nel 2011 ha riscosso l'apprezzamento del pubblico. Come per lo scorso anno, ad animare gli incontri musicali saranno Emanuela E. Abbadessa e Stefano A. E. Leoni. Dopo aver offerto una panoramica della storia della musica occidentale con simpatiche "puntate" monografiche su Don Giovanni, Aida e altri temi legati al mondo dell'opera, per la nuova edizione di MeloAscolto, Abbadessa e Leoni proporranno un viaggio nella modernità a partire dalle sue premesse insite nell'ultimo romanticismo, fino ad arrivare alle posizioni delle Avanguardie. Tutti gli incontri si svolgeranno di giovedì, dalle 17, al Nuovofilmstudio, saranno a ingresso libero e si avvarranno di proiezioni e schede per poter seguire meglio gli argomenti proposti. MeloAscolto è una formula nuova per accostarsi al mondo della musica, perché no, divertendosi!

Sesto appuntamento:
"Schönberg è morto". Si salvi chi può!
(Emanuela E. Abbadessa)

Emanuela Ersilia Abbadessa
ha insegnato Storia della Musica e Comunicazione Musicale alla Facoltà di Lingue dell'Università di Catania. Dal '90 ricercatrice della Fondazione Bellini, si è occupata della musica del Ventennio e di rapporti tra musica e letteratura. Ha al suo attivo molte pubblicazioni tra cui "Aspetti sadiani nella figura di Scarpia", e "In the name of the father: a view of the relationship between Mozart and his Super-Ego, as seen throug the (distorting) lens of Don Giovanni". Ha pubblicato per Bonanno "Ho un sassolino nella scarpa" e, con Silvia Bottaro, "I teatri di Renzo Aiolfi". Si occupa delle pubbliche relazioni per l'Orchestra Sinfonica di Savona ed è collaboratrice del quotidiano "La Repubblica" (ed. Palermo).

http://www.nuovofilmstudio.it/schedamelo.html

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