Politica - 12 marzo 2012, 09:05

Melgrati contro Christian Abbondanza della Casa della Legalità

Melgrati contro Christian Abbondanza della Casa della Legalità

Prima udienza nella causa che vede imputato Christian Abbondanza e La Casa delle Legalità, rinviato a giudizio per diffamazione per un video in rete ingiurioso nei confronti dell’ex Sindaco di Alassio e Consigliere Regionale Marco Melgrati.

Ieri prima udienza presso il Tribunale di Genova della causa per diffamazione intentata da Melgrati contro Christian Abbondanza e la Casa delle Legalità; presente Melgrati, che si è costituito parte civile, assistito dall’avv.to Franco Vazio; brillava per la Sua assenza Christian Abbondanza.

I fatti sono noti… all’inizio del 2010 era stato pubblicato, sul sito internet www.casadellalegalita.org ripreso con enfasi da altri siti, tra i quali Alassio 2009 e Trucioli Savonesi, un video dal titolo “Alassio il regno di Melgrati, dove il cemento cola”, dove veniva ripetutamente offesa la reputazione del Consigliere Regionale Marco Melgrati, ai tempi Sindaco di Alassio. Era scattata le denuncia per diffamazione, presso la Procura di Genova, competente territorialmente, per i contenuti del filmato e delle scritte in sovrimpressione, che accostavano il Melgrati a comportamenti e appartenenze mafiose, a intrecci e appartenenze massoniche e alla presunta incompatibilità del doppio ruolo di progettista e di amministratore pubblico di Melgrati.

In data 20 luglio del 2011 era stato firmato il “Decreto di citazione in giudizio” per Christian Abbondanza, e ieri la prima udienza in tribunale a Genova per il reato di cui all’art. 595 commi 1,2 e 3 c.p., Pubblico Ministero il dott. Pier Carlo Di Gennaro.

Invitato dal Giudice a trovare un accomodamento, Melgrati ha dichiarato che, se da domani scompare dai vari siti internet e da You Tube il filmato incriminato, gravemente lesivo della Sua reputazione, e il sig. Christian Abbondanza, tramite il suo sito e con un comunicato stampa, rende pubbliche scuse al Melgrati, stabilendo un risarcimento oneroso congruo, che il Melgrati ha già dichiarato che devolverà in beneficenza al reparto di pediatria infantile dell’ospedale di Savona del Prof. Cohen, e solo al manifestarsi di queste 3 condizioni, il Consigliere Regionale Marco Melgrati è disposto a ritirare la denuncia. Diversamente, si procederà con la successiva udienza già fissata dal Giudice a giugno di quest’anno. Con una certa ironia Melgrati ha inoltre affermato che non basta avere una moglie siciliana, ancorché facente parte della Polizia di Stato, per essere accusato di mafiosità.

“Nel confermare la mia assoluta estraneità a comportamenti men che leciti” commenta Melgrati “avendo anche scritto una lettera al Presidente della Commissione Antimafia, e assolutamente estraneo a contiguità mafiose, paventate nel video, e estraneo anche al mondo della Massoneria, essendo stato legittimato nel passato a esercitare il doppio ruolo di progettista e di Sindaco, come numerose indagini della Magistratura hanno ormai acclarato, anche in relazione alle mai avvenute pressioni a uffici, dirigenti o commissione edilizia, ribadisco la mia assoluta fiducia nella Magistratura, fiducia ben riposta, nonostante qualche intemperanza nel passato dovuta al mio carattere “guascone”, sfociata nelle continue assoluzioni per i procedimenti a mio carico, che hanno dimostrato la mia onestà, rettitudine e buona fede, anche in presenza di errori effettivamente commessi, soprattutto nell’espletamento di una professione difficile quale quella dell’Architetto; auspicando una pena esemplare per chi non ha rispetto di niente e di nessuno come dimostrato in mille occasioni dal sig. Abbondanza, usando la diffamazione e il sospetto come strumento.”

com.

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