Eventi - 12 marzo 2012, 08:44

Albenga: tre incontri con il prof. Quaglieni su cos'è la storia, a Palazzo Oddo

Albenga: tre incontri con il prof. Quaglieni su cos'è la storia, a Palazzo Oddo

Venerdì 16 marzo alle ore 20,30 a Palazzo  Oddo di Albenga in via Roma 58  si terrà la prima   conferenza-lezione dello storico prof. Pier Franco Quaglieni, presidente della società internazionale di storia contemporanea, sezione italiana "Federico Chabod", che apre il ciclo "Incontri con la storia" promosso dalla  Fondazione "Gian Maria  Oddi" con la collaborazione  del Centro Pannunzio.

La prima conferenza  è dedicata al tema "Cos'è la storia". Introdurrà e coordinarà l'incontro il consigliere della Fondazione "Oddi" prof.Gianni Ballabio, promotore dell'iniziativa.

Nei due  venerdì successivi (il 23 e il 30 marzo) il prof. Quaglieni parlerà su "La storia è magistra vitae?" e su "Quanto sia difficile  scrivere di storia contemporanea".

Spiega il prof. Gianni Ballabio: "Scopo degli incontri, che si rivolgono ad un pubblico interessato ai temi storici senza distinzioni di età, intende offrire la possibilità di comprendere cosa sia la storia,come si scrive,come si studia o anche soltanto come si legge.

Il ciclo è quindi aperto anche alla partecipazione degli studenti delle classi terminali  delle scuole superiori per contribuire alla loro formazione storiografica in modo critico".

Ai docenti presenti verrà rilasciato un certificato di frequenza per l'aggiornamento e

agli studenti un attestato  per il credito formativo scolastico.

Il prof. Pier Franco Quaglieni  ha a sua volta anticipato alcune informazioni  sul ciclo: "Ci sono dei luoghi comuni che  continuano a circolare ,anche se si tratta di veri e propri errori: bisogna sfatare l'idea di una storia intesa come scienza e quindi asettica, così come bisogna evidenziare le pseudo-storie in cui spesso cade chi non fa della ricerca d'archivio il suo punto di partenza. Sono le pseudo-storie, che Nietzsche definiva" storia monumentale" con funzione apologetico-propagandistica. Un altro luogo comune è che la storia si ripeta e quindi sia di insegnamento per le generazioni future.

Già Francesco Guicciardini diede risposte a questo interrogativo.

Infine analizzeremo le difficoltà di scrivere di storia contemporanea,partendo dalla definizione stessa della "storia dei nostri tempi", per dirla con Croce. Parleremo anche del tema scottante del revisionismo storiografico.

Sono tutti discorsi che non solo lo storico in primis deve porsi,ma anche il fruitore di storia che la storia non la scrive ,ma semplicente    la legge e la studia.

Soprattutto  sfateremo il pregiudizio che la storia sia un insieme di cognizioni e di date che debbano  essere ricordate mnemonicamente."

Conclude il prof. Quaglieni,che oltre che storico è studioso di metodologia della ricerca storica: "La storia ,come diceva Bloch, è innanzi tutto comprendere il passato e il ciclo di incontri metterà in condizione  di leggere con più profitto  i libri di storia: la comprensione della realtà umana nel suo divenire,nei suoi rapporti di causa e di effetto è il fine vero della storia ed  è il compito affidato  a chi fa  il mestiere  dello storico."

 

 

 

 

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