Attualità - 08 marzo 2012, 09:06

Ancora carceri: Piredda (Idv) oggi in visita al carcere di Pontedecimo

“Struttura efficiente, ma alla Liguria servono gli istituti di custodia attenuata per madri”

Ancora carceri: Piredda (Idv) oggi in visita al carcere di Pontedecimo

Ieri pomeriggio, Maruska Piredda, consigliere regionale dell’Italia dei Valori e presidente Pari opportunità, ha visitato il carcere di Pontedecimo per verificare, insieme al comandante e al vicecomandante assegnati all’istituto, le condizioni dei detenuti e delle infrastrutture carcerarie.

«Ho trovato una struttura efficiente che – dice Piredda – nonostante le difficoltà dovute ai tagli delle ultime Finanziarie, riesce a garantire un trattamento dignitoso ai detenuti grazie alla professionalità degli agenti e delle associazioni di volontariato».

 Il carcere di Pontedecimo, rispetto ad altre strutture carcerarie, in termini assoluti presenta numeri ridotti, ma ha una percentuale del 50% di sovraffollamento.

Attualmente le detenute sono 95, di cui 53 extracomunitarie. La capienza ottimale sarebbe di 45 detenuti. Dal 2005 nel carcere è stata aperta una sezione maschile, dove oggi sono presenti 88 detenuti di cui 52 extra-Ue.

«Nonostante la legge dal 2010 non consenta la presenza di minori all’interno delle carceri – spiega Piredda – a Pontedecimo è ospitata anche una detenuta con la propria bambina. Questo perché in Liguria non esistono Icam, Istituti di custodia attenuata per madri, che garantirebbero una meno traumatica permanenza dei bambini, al di sotto dei tre anni».

Nel carcere mancano beni di prima necessità: dopo i tagli del governo, anche fornire uno spazzolino da denti a un detenuto può diventare un’impresa impossibile. «Inoltre – dice Piredda -mi è stata segnalata la grave carenza sanitaria. Dal 2010, quando la gestione del presidio è passata alla Asl 3, all’interno del carcere la presenza del medico è garantita solo fino alle 15, poi fino alle 22 solo da un infermiere. Di notte e nel fine settimana non c’è alcuna copertura sanitaria all’interno del carcere.

Inoltre, il medico di guardia ha evidenziato la mancanza di un ecografo, indispensabile per la diagnostica e la prevenzione in loco che ridurrebbero i costi di spostamento del detenuto con una scorta di quattro agenti. Sul tema della situazione sanitaria carceraria, presenterò un’interrogazione all’assessore Montaldo. Che i tagli alle spese siano necessari è indubbio, ma ritengo opportuno che siano valutati preventivamente con chi ogni giorno deve farci i conti».

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