“Una riqualificazione importante per la Valbormida può essere anche quella di utilizzare le aree dismesse per costruirvi un nuovo carcere. Per questo oggi il SAPPE ha interessato la Ministro della Giustizia Paola SEVERINO ed il Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria Prefetto SINESIO. Un intervento peraltro favorito dalle recenti normative che favoriscono l’edificazione di nuove strutture attraverso il project financing, ossia (per utilizzare l’espressione impiegata dal legislatore) la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione”.
A darne notizia è il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Donato CAPECE, che da tempo è impegnato su questo tema.
“Non è più accettabile avere in Italia un carcere vergognoso come il Sant’Agostino di Savona, indegno per chi ci lavora e per chi sconta una pena (alcuni addirittura in celle senza finestre), come sono altrettanto vergognosi i ritardi burocratici del Comune savonese che fino ad oggi nulla ha fatto per sanare tali indecenze. Dopo un rimpallo durato oltre vent’anni, oggi sappiamo che non è previsto alcun nuovo carcere per Savona. E’ noto che il SAPPE suggerisce, da tempo, la proposta di realizzare un nuovo carcere nella Valbormida, in tempi estremamente brevi, con costi contenuti ed avvalendosi di manodopera locale. Questa proposta ha avuto ampie convergenze e potrebbe essere un primo passo importante per un nuovo carcere alternativo a quello disastroso di Savona. Per questo abbiamo ritenuto opportuno informare la Ministro Guardasigilli ed il Prefetto Sinesio, entrambi nominati da poco nei rispettivi incarichi”.
Capece torna a sottolineare come oggi “il carcere di Savona è contro il dettato costituzionale della rieducazione del detenuto ed espone gli agenti di Polizia penitenziaria a condizioni di lavoro gravose e a rischio. Tutti dicono che serve un carcere nuovo a Savona ma nessuno concretamente lo vuole. Noi abbiamo proposto una soluzione alternativa in linea con l’edilizia penitenziaria europea nell’area della Valbormida: ci auguriamo che venga valutata con attenzione”.