Attualità - 01 marzo 2012, 12:20

I verdi rispondono al "partigiano" Di Tullio

I verdi rispondono al "partigiano" Di Tullio

Livio Di Tullio afferma che la frase di Don Gallo  “ i nuovi partigiani sono quelli che si oppongono al carbone“ gli ha fatto male.

Afferma di avere fiducia in Don Gallo e di sentirsi sinceramente partigiano. Allora Livio se questa frase ti ha fatto pensare e ha scosso le tue convinzioni perchè non provi a capirci?

Non sei tu il nemico, il fascista al quale opporci. Come non è un nemico né mio né degli ecologisti nessun lavoratore.

Tu, che non lavori alla Centrale, finora sei sempre stato dalla parte del carbone nonostante i  dati sulle morti publicati dall' ordine dei medici della provincia di Savona.

I lavoratori credo che se potessero scegliere preferirebbero lavori senza rischi per la salute.

Conosco bene il dramma di chi perde il lavoro di chi si trova da un giorno all' altro scartato e disperato.

Tuttavia resto convinta che nemmeno una merce rara e preziosa come il lavoro possa essere barattata con la salute.

Così come non si deve rinunciare alla sicurezza sul lavoro, che tutela le salute del  lavoratore, non si può proprio barattare il lavoro con la salute dei propri figli.

Non si può perchè è disumano guadagnarsi lo stipendio mettendo a rischio la salute dei nostri cari. Perchè i primi ad essere vittime dell' inquinamento ambientale sono come sempre i lavoratori che abitano vicino alla centrale non certo chi sul carbone ricava miliardi.

Dobbiamo difendere il lavoro e la salute senza sconti o scorciatoie, perchè il lavoro deve essere dignitoso e non deve ledere i diritti fondamentali del lavoratore tra i quali il diritto alla salute.

E poi partigiano Di Tullio se scopriremo che il carbone è l' eternit degli anni 2000 che fine farà il turismo della provincia di Savona? Il turismo genera migliaia di posti di lavoro che costituiscono il sostentamento di tante persone esattamente come persone sono i dipendenti della centrale, della OCV, della Ferrania.

Difendere il carbone significa rinunciare a difendere la salute e potrebbe se la consapevolezza dei rischi si consolidasse ancora di più portare alla perdita di molti posti di lavoro nel settore turistico.  Per questo “i nuovi partigiani sono quelli che si oppongono al carbone“.

Simona Simonetti

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