"Molte volte mi sono chiesto, come il caso di ieri della ragazza savonese tredicenne ricoverata in stato confusionale all'ospedale San Paolo di Savona pare per aver assunto droga, pare una canna di mariuana o di hashish fra l'altro in questi è aumentato dismisura il principio attivo della cannabis), cioè come un giovane senza particolari problemi finanziari o famigliari sia ricorso all'uso di sostanze stupefacenti divenendone schiavo ed annullandosi completamente – riflette Eraldo Ciangherotti, Assessore del Comune di Albenga ai Servizi Sociali e responsabile dell'Osservatorio Comprensoriale della Tossicodipendenze ,(che in questo periodo di totale silenzio dei mass media nei confronti del preoccupante fenomeno rappresenta una importante e unica, almeno nel Ponente savonese, voce di denuncia e di proposte costruttive per arginare la piaga)- E la risposta che mi sono dato vivendo, con la delega che ho, situazioni drammatiche è che l'avvio verso la tossicodipendenza da parte dei giovani è dovuto principalmente:
a patologie congenite nel giovane come la depressione a cui i genitori, vuoi per mancanza di cultura vuoi per trascuratezza, non hanno posto la dovuta attenzione;
a forti disagi famigliari a cui non si riesce, con gli esigui mezzi a disposizione a livello di finanziamenti e di organico a fare fronte, prendendosi cura del giovane affiancando genitori che per varie ragioni non riescono”.
Secondo Ciangherotti la causa principale che porta il giovane al primo “assaggio” per poi trascinarlo nella rovina finanziaria ed affettiva della schiavitù chiamata dipendenza è la mancanza di giusti stimoli che riempano la vita dei ragazzi con obiettivi, valori, comportamenti. In particolare in questo mondo sempre più frenetico e dai rapporti umani sempre più rarefatti.
Sottolinea il responsabile dell'Osservatorio: “Anche in virtù di questa mia riflessione si deve l'apertura del Centro Giovani che è un luogo nel quale i ragazzi possono esprimersi liberamente suonando, giocando insieme, confrontandosi invece di essere spesso vittima di noia ed insoddisfazione avendo come soli “compagni” Tv e Playstation. Ed è proprio per questo che attività come lo scoutismo, il calciobalilla, il gioco del calcio e la nascita di centri di aggregazione giovanili dovrebbero essere potenziate e rappresentare per i giovani una valida soluzione per riempirsi le giornate”.
Per Ciangherotti è anche importante che di droga se ne parli in modo costruttivo e costante nelle scuole, a partire dalle scuole medie.
Conclude l'Assessore ai Servizi Sociali Ingauni: “Ed è quello che oltre al Centro Giovani cercheremo di fare: portare più informazione e testimonianze nelle scuole”