La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 19
"Le opere di Nino Riondato emozionano suscitando nel contempo in chi le guarda un senso di sgomento (o vertigine), di rottura del tempo lineare del quotidiano: una parentesi di riflessione che si dilata fino a coinvolgere ed assorbire totalmente lo spettatore nella messinscena teatrale di agglomerati esistenziali in cui ognuno finisce col riconoscersi. Il senso della caduta, della ricerca di un equilibrio che forzatamente risulterà instabile, dello stupore e della meraviglia giocati sul filo impercettibile che separa la scena onirica da quella reale: la presenza del cane come osservatore privilegiato di apparizioni e metamorfosi; o del maiale come emblema di una veneticità rustica e primordiale. A queste si affianca la figura dell’angelo, che nell’immaginario dell’artista ha recuperato una prepotente e ostentata sessualità: un angelo definitivamente caduto le cui ali non sono più atte al volo quanto invece a sostenerlo e radicarlo indissolubilmente alla terra."
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