“Sono davvero preoccupata - dice la Della Bianca - per il futuro dello stabilimento.
Le notizie relative ad una cessione totale di Ansaldo Energia, oggi controllata al 55% da Finmeccanica, dopo che nel giugno del 2011 il 45% fu ceduto al fondo americano First Riserve, sono sempre più insistenti. Bisogna assolutamente che il Governo intervenga per difendere questo importantissimo patrimonio industriale italiano e territoriale”.
L' amministatore delegato e presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, in occasione di un recente incontro con i sindacati Fim, Fiom e Uilm, ha rappresentato la delicata situazione finanziaria in cui versa la holding.
“Orsi ha indicato come possibili soluzioni l’uscita di Finmeccanica dal comparto dei trasporti e da quello dell’energia auspicando relazioni industriali innovative - spiega la Della Bianca -. Spero fortemente che queste ‘relazioni’, come è stato detto anche dai sindacati, tutelino lo sviluppo tecnologico, le produzioni industriali e l’ occupazione”.
La vendita degli asset civili impoverirebbe il patrimonio industriale italiano senza risolvere i problemi finanziari della holding.
“Queste notizie preoccupano - continua la Della Bianca - perché si tratterebbe di un’ulteriore sconfitta in ambito economico della nostra città e dell’intero Paese. In questo momento di profonda crisi, che sembra colpire sempre più frequentemente l’economia della nostra regione, bisogna intervenire con decisione e tempestivamente per trovare una soluzione”.
Anche l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, in audizione davanti alla commissione Politiche Ue, ha sottolineato quanto sia sbagliato rinunciare ad ‘un pezzo d’industria’ come Ansaldo Breda e che una liberalizzazione sul modello inglese metterebbe a rischio l' industria ferroviaria.
“I dati emersi durante l’incontro tra Orsi e i sindacati parlano chiaro - aggiunge la Della Bianca -. Il Gruppo ha 70.000 dipendenti (di cui 16.000 ingegneri e 21.000 tecnici) e occupa come indotto altri 100.000 lavoratori. L' indebitamento è stato nel 2006 di 858 milioni di euro, nel 2008 di 3.383 milioni, nel 2010 di 3.132 milioni. Il ' core-business', secondo il segretario nazionale della Uilm, rimane quello della Difesa, dello Spazio e dell' Elicotteristica. In questi settori Finmeccanica è il terzo gruppo a livello europeo ed il settimo a livello mondiale. Per tutte le altre società il management è intenzionato a sviluppare politiche di ‘partnership’. Invece il discorso cambia se si tratta di Ansaldo Energia, Breda e Sts per cui è indispensabile trovare soluzioni affinché restino a titolarità italiana e sul territorio nazionale. E’ quindi fondamentale non abbandonare al proprio destino un patrimonio industriale nevralgico per la nostra regione e per l’intero Paese”.