"La delibera Regionale per il potenziamento della centrale Tirreno Power di Vado-Quiliano con un nuovo gruppo a carbone da 460 Mw prevede anche che per almeno altri 10 anni possano continuare a funzionare a pieno regime gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 inquinantissimi (producento più dell’80% dell’inquinamento dell’intera centrale) e "illegali" in quanto non a norma dal 2007 con la Legge italiana e della Unione Europea riguardo alle direttive IPPC-AIA.
Ci chiediamo allora che cosa aspettino ancora i Sindaci di Vado e Quiliano, primi difensori per legge della salute pubblica, ad attivarsi legalmente con un’ordinanza (vedi Sindaci di Civitavecchia, Porto Tolle per le centrali e nel passato Casale Monferrato per l’amianto dell’Eternit) per ottenere l’immediata chiusura degli obsoleti "fuorilegge" gruppi a carbone 3 e 4 che , a causa delle inadempienze AIA anche di questa "centrale in città" , hanno già prodotto salatissime multe della UE allo Stato italiano aggravando il già disastrato debito pubblico che ricade poi sulle spalle di tutti i cittadini.
I Costi Esterni (salute, ambiente, clima) per la centrale di Vado Quiliano ammontano a circa 140 milioni di euro/anno (fonte Externe) …chi ci ripaga tali danni? Il Presidente regionale, della Provincia, certi sindacati?
Ricordiamo inoltre che sui gruppi a carbone 3 e 4 sarà purtroppo possibile bruciare il combustibile ricavato dai rifiuti (CDR) in circa 60.000 tonnellate/anno come previsto pericolosamente dal Piano Rifiuti della Provincia approvato dalla Regione Liguria e come programmato concretamente, per la discarica del Boscaccio vicina alla centrale di Vado, dal recente accordo di programma del 28 Luglio 2011 tra Comuni Provincia e Regione, aggravando così l’inquinamento del carbone con la produzione aggiuntiva di diossine e metalli pesanti cancerogeni e genotossici.
Stupisce infine come ancora una sindacalista, Giacobbe, che dovrebbe ben conoscere la situazione di Vado, gli incrementi delle patologie anche tumorali denunciate dall’Ordine dei Medici e con il fratello per molti anni Sindaco, sia a favore addirittura del potenziamento a carbone proposto dalla Regione permettendo per almeno 10 anni ancora il funzionamento dei gruppi a carbone "fuorilegge" per l’AIA e la combustione di CDR e relative diossine contro la salute degli operai stessi che lavorano in centrale e dei cittadini di Vado e di tutto il comprensorio savonese e della val Bormida su cui ricadono anche i fumi della centrale.
Ribadiamo quindi ancora quanto già da anni richiesto urgentemente dalla commissione scientifica di spotorno e più di recente dall’ordine dei medici della provincia di savona nonchè da molte associazioni e comitati del territorio depotenziamento e completa metanizzazione questa centrale in città".