Attualità - 07 febbraio 2012, 13:25

Francesco Zanardi e la “Rete L'Abuso” chiedono il processo canonico per quattro vescovi savonesi

''Non bisogna tacere di fronte al male''. Cosi' Benedetto XVI si rivolge ai fedeli nel Messaggio per la Quaresima 2012. Pensiamo giusto dunque pubblicare integralmente l'ultima lettera di Zanardi, con i suoi toni forti e discutibili, ma certo espressione di una libera critica, necessaria al dialogo e dovuta ai lettori

Francesco Zanardi e la “Rete L'Abuso” chiedono il processo canonico per quattro vescovi savonesi

''Penso qui all'atteggiamento di quei cristiani - spiega - che, per rispetto umano o per semplice comodita', si adeguano alla mentalita' comune, piuttosto che mettere in guardia i propri fratelli dai modi di pensare e di agire che contraddicono la verita' e non seguono la via del bene''. Il Papa invita quindi alla ''correzione fraterna'', al ''rimprovero cristiano'' verso chi e' in errore: rimprovero che comunque, spiega, ''non e' mai animato da spirito di condanna o recriminazione, ma ''e' mosso sempre dall'amore e dalla misericordia e sgorga da vera sollecitudine per il bene del fratello''. Così il Santo Padre dopo le durissime parole di condanna sulla pedofilia di ieri.

Così invece la lettera di Francesco Zanardi:

“All’indomani del patteggiamento di don Nello Giraudo Rete L’Abuso chiede la sospensione della nomina a Cardinale per Domenico Calcagno e il Processo Canonico per i 4 Vescovi savonesi.

Un anno con la condizionale, cioè niente carcere, per don Nello Giraudo il prete savonese accusato di molestie sessuali ai danni di decine di minori. Ad incastrarlo un giovane scout. I fatti risalgono al 2005 e non sono quindi andati in prescrizione. Il prete riesce a convincere i Giudici che accettano il patteggiamento e gli evitano il carcere. Più che una condanna sembra una assoluzione visto che dalla cronaca del giornale che da la notizia non si fa cenno ad alcun tipo di obbligo nei suoi confronti, tipo seguire una terapia riabilitativa o l'astenersi dal frequentare luoghi frequentati da bambini. Nessun addebito ai vescovi che hanno formato questo prete e che lo hanno tenuto in servizio così a lungo. Questa la sentenza che ha nuovamente violentato le vittime di don Nello Giraudo, che insieme ai legali dell’associazione annunciano battaglia.

“E’ partita questa mattina, indirizzata a Benedetto XVI, alla CEI e alla Congregazione dei Vescovi la richiesta di sospensione della nomina di Domenico Calcagno a Cardinale e la richiesta di Processo Canonico per gli ultimi quattro Vescovi savonesi accusati non solo dalle vittime, ma anche da alcuni sacerdoti della Diocesi di Savona, nonché dallo stesso Giraudo di aver consapevolmente coperto reati di pedofilia a danno di decine di minori.

Il portavoce dell’associazione Francesco Zanardi accusa in particolare gli ultimi due Vescovi, l’attuale segretario dell’APSA Domenico Calcagno che verrà nominato Cardinale il prossimo 18 febbraio e Vittorio Lupi, attuale Vescovo di Savona.

Zanardi denuncia che dal 2001 segnalò più volte, insieme all’allora Economo della Diocesi di Savona, al neo Vescovo Domenico Calcagno diversi casi di pedofilia, ma senza che questo prendesse alcun provvedimento, neppure cautelativo. Situazione che ben 4 anni dopo la denuncia di Zanardi ha prodotto l’ennesima vittima, che si sarebbe potuta sicuramente evitare.

Lo stesso Giraudo denuncia che i Vescovi erano al corrente della sua situazione, ma non sono mai intervenuti, se non quando costretti dalla magistratura.

Sempre Zanardi, documenti alla mano denuncia, data l’irresponsabilità della Diocesi, di aver più volte segnalato la grave situazione anche a Roma, alle autorità ecclesiastiche, che forse non gli hanno creduto, fino ad oggi almeno. Molto grave anche il comportamento omertoso dell’attuale Vescovo, Vittorio Lupi che nulla ha fatto malgrado le ripetute denunce di Zanardi.

All’inizio dell’estate del 2011 Zanardi denunciava alla Magistratura, al Vescovo e al Priore dell’abbazia l’anomala (in quanto la Diocesi, pur non avendo saputo produrre documenti probatori, sostiene che Giraudo sia ridotto allo stato laicale) e pericolosa presenza del Giraudo all’interno del convento dei frati Benedettini di Finalpia, ma nessuno prese provvedimenti, fino a due mesi fa quando alcuni genitori del finalese contattano Zanardi per denunciare la presenza del Giraudo, preoccupati perché oltre alle attività catechistiche che si svolgono all’interno del convento, che il mercoledì sfiorano la presenza di circa 120 minori, adiacente c’è una scuola elementare ed un asilo.

I legali dell’associazione sono intenzionati ad aprire un procedimento civile, alla luce dei nuovi fatti chiederanno nei prossimi giorni, anche alla Magistratura savonese oltre che alle autorità Vaticane, di accertare le responsabilità della Curia.”

Com. Francesco Zanardi, portavoce Rete “l’Abuso”

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