Pulizia, igiene e decoro degli spazi urbani e degli edifici di competenza comunale, tra cui il Palazzo comunale e le strutture date in gestione alle Società sportive.
Ho portato l’ argomento della pulizia in Città all’o.d.g. della Commissione Prima del 16 gennaio u.s., con il desiderio di discuterne con i colleghi. Infatti in Comune non si discute: la politica si fa sui giornali. Ho sollevato il problema dell’igiene e del decoro per trovare delle soluzioni possibilmente condivise e per chiedere al Sindaco che si prenda delle responsabilità anche con decisioni impopolari (v.ad es. ordinanze).
Il Comune ha il dovere di tenere in modo pulito e decoroso tutto ciò che è di sua competenza, innanzitutto perché si tratta di beni pubblici la cui cura gli è stata affidata dai Cittadini, e poi perché è importante l’immagine della Città: i giovani devono essere abituati alla bellezza (come tutti, del resto) e tutti abbiamo diritto di vivere in un ambiente pulito e armonico, non fosse altro che per motivi igienici.
Credo che non si debbano tollerare:
strade e marciapiedi sporchi di escrementi e di sputi ( è diventata una moda molto seguita quella di sputare per terra),
discariche abusive in Città (ad es. in Via Schiantapetto),
giardini pubblici in balìa di barboni e cani ( Piazza del Popolo e giardini tra Corso Ricci e stazione ferroviaria). Questo problema è stato sollevato ripetutamente dai Comitati di Piazza del Popolo e di Santa Rita.
Anche le targhe informative, sui palazzi del Centro storico, che sono illeggibili per lo sporco, comunicano ai Cittadini e ai turisti un’immagine di trascuratezza e di degrado.
La pulizia che viene effettuata nel Palazzo comunale lascia molto a desiderare, come se fosse fatta da personale non attento o non capace, e, comunque, secondo me, manca un controllo su questi interventi di pulizia che, sommati a quelli negli Uffici giudiziari, costano circa 18.000 € al mese ai Cittadini.
Credo che almeno le chewingum sui pavimenti di marmo bianco dovrebbero essere visibili e considerate “stonate” in un Palazzo, e quindi eliminate. Invece le gomme americane sono attaccate ai pavimenti degli atri, dei corridoi e delle sale. E’ vero che si tratta di maleducazione, ma l’impresa di pulizie dovrebbe pulirle via.
Un ultimo esempio è quello del Palazzetto dello Sport, la cui gestione è affidata alle Società che lo utilizzano. Bisognerebbe che il Comune controllasse anche queste strutture, perché il modo con cui vengono puliti gli ambienti, in particolare i bagni, è indegno di un bene pubblico. Anche i vetri sono scandalosi.
Potrei continuare, ma penso che basti.
Le competenze in materia sono di diversi Assessorati, per cui, nella Commissione Prima del 16 gennaio ( a cui peraltro non era presente l’assessore Martino) si è potuto parlare solo del Palazzo comunale. Ci è stato detto che l’argomento è al centro dell’interesse dell’ufficio competente e che si cercherà di migliorare la situazione. E’ emersa la difficoltà di far rispettare il capitolato. La superficie da pulire è vasta, però sono indispensabili i controlli dall’Amministrazione.