Fino a che le agenzie di rating effettuano un servizio "pubblico" pur essendo società private e quotate in borsa, occorre che di loro si sappia tutto e che siano messe in condizioni di non incorrere in errore per rispetto ai Paesi e ancora di più ai Popoli che con una loro parola possono ridurre sul lastrico.
Il caso Parmalat è un pessimo esempio del comportamento di S&P. Non credo sia un caso isolato nel mondo. Occorre porre in essere misure atte a dare maggiore trasparenza, ma anche qualche responsabilità a queste cosidette Agenzie.
Il Governo deve reagire con fermezza a questa azione di delegittimazione del nostro Paese. Innanzi tutto rendendo noto chi si nasconde dietro questi maghi moderni che fanno miracoli finanziari interpretativi e possono mettere a repentaglio la sicurezza econimica di milioni di cittadini standosene anonimamente asserragliati nei loro castelli-grattacieli in prossimità della City, senza responsabilità alcuna.
La Fornero giustamente è preoccupata e Monti ha ragione a temere per l'Europa, è una giusta preoccupazione, ma ora serve un pò di orgoglio e di fermezza, deve emergere come prima preoccupazione l'Italia e gli italiani, dopo il sacrificio che è stato fatto con il contributo di tutti e che si continuerà a fare, vorremmo che anche i Tedeschi e i Francesi facessero la loro parte.
l'Italia, senza nessun timore reverenziale dimostri di muoversi con autorevolezza senza essere ne tantomeno apparire al collare della Cancelliera tedesca.
Domani presenterò al ministro dell'economia prof Maio Monti una interrogazione tesa a conoscere i veri padroni o azionisti delle società di rating, notizia che sono certo sarà di aiuto per avere una visione più completa del problema.