Come Futuro e Libertà per Il terzo Polo circolo di Albenga riteniamo che la recente polemica tra il capogruppo PDL Bruno Robello De Filippis e l’assessore ai servizi sociali Eraldo Ciangherotti che si tirano colpi bassi sull’orario della biblioteca civica, rivela il partito della libertà come sempre meno il partito dell’amore.
Dopo l’azzeramento del cda di Palazzo Oddo, le tensioni nei rapporti tra “la macchina comunale” e qualche amministratore, le dimissioni del segretario comunale, il contenuto risentito della lettera di commiato da parte dell’ex vice sindaco Roberto Schneck, le dichiarazioni piccanti avute in risposta, il passaggio di Gianni Pollio e Silvio Cangialosi all’UDC e il possibile ingresso in consiglio comunale di Alessandro Chirivì, dal punto di vista politico-amministrativo riteniamo che la maggioranza eletta appena un anno e mezzo fa con oltre il 60% dei voti oggi ci appare sempre più appesa ad uno starnuto di un singolo consigliere.
Preso atto delle istanze di coloro che auspicano giustamente un ampliamento dell’orario della struttura “Simonetta Comanedi”, come circolo di Albenga auspichiamo si possa trovare una soluzione condivisa per arrivare a tenere la biblioteca aperta un numero di ore maggiore ore rispetto a quanto accade oggi.
Attraverso l’individuazione ove possibile di una migliore allocazione dei turni delle risorse attualmente impiegate in altri settori comunali, con l’istituzione di un progetto culturale pensiamo si potrebbe inoltre cercare il modo di arrivare a dar vita ad un percorso che, responsabilizzandoli, preveda l’ausilio di volontari, quali ad esempio professori in pensione ed iscritti alle varie associazioni storico-culturali cittadine, coinvolgendoli nella gestione dell’emeroteca locale.
Considerato anche il funzionamento del sistema di videosorveglianza atto a limitare atti di teppismo e vandalismo, si potrebbero organizzare dei turni per tenere la biblioteca aperta con orario continuato almeno come sala di lettura e studio.
Certo sarebbe un “mezzo servizio” ma meglio che niente considerando che rendere fruibile ed accessibile uno spazio pubblico dove si respira un pò di cultura ci sembra una cosa utile ed intelligente per la città.
In un periodo in cui le amministrazioni locali si trovano a fare i salti mortali per far quadrare i conti alle prese sempre con meno trasferimenti, come Futuro e Libertà riteniamo serve ricorre al “fai da te”, ovvero allo spirito di servizio e di collaborazione fra i membri della comunità per garantire, ove possibile, il mantenimento di servizi importanti per la collettività tutta.