Un problema come il nostro non può sfuggire all’attenzione della politica.
Troppe sono le persone, le famiglie, le regioni direttamente o indirettamente coinvolte.
Si tratta di una questione di carattere nazionale.
Troppi sono i voti in ballo.
Tuttavia per molto, troppo tempo la politica, lontana da scadenze elettorali e in tutt’altre faccende affaccendata, si è negata al contatto con i balneari.
Nell’ultimo periodo siamo però stati testimoni di un inatteso interessamento da parte di personalità politiche appartenenti ai vari schieramenti politici e di diverse regioni italiane.
In Liguria, Berlangieri, Fusco e Vaccarezza da sempre ci hanno appoggiato, confermando il loro interessamento anche nell’ultima riunione
IL FUTURO DELLE IMPRESE BALNEARI,
organizzata dal SIB del 10 novembre scorso a Varazze.
Un ulteriore proclama, in una nuvola di proclami bipartisan rimasti finora senza seguito,
è arrivato anche dai consiglieri regionali Gasco, Scajola, Bagnasco, Rosso, Garibaldi e Rocca
che spiegano di essere stati sempre al nostro fianco.
Una persona, però, senza togliere nulla agli altri politici che ci aiutano e ci aiuteranno è degna di essere menzionata:
la senatrice Manuela Granaiola (PD) si è prodigata fin dal 2009 per risolvere il nostro problema.
E’ grazie al suo interessamento, insieme a quello del senatore Massimo Baldini
che il Senato ha intrapreso l’indagine conoscitiva sulle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo
(Commissioni riunite: 8° – Lavori Pubblici e 10° – Industria, commercio e turismo)
che ha iniziato i lavori il 3 febbraio 2011 con l’audizione del Ministro Fitto.
La senatrice è al momento sulla derovana dei balneari, in camper con i balneari,
in viaggio da ieri per Bruxelles, non curandosi del disagio che un viaggio del genere comporta.
Grazie senatrice, il popolo dei balneari si ricorderà sempre di questi suoi sforzi che vanno al di là dell'impegno politico,
ma che, per noi, sono segno di grande umanità,
confermando che sono l'impegno, la serietà, il rispetto del lavoro e dei problemi altrui che fanno la differenza.