Sappiamo poco fine il “prendersela” con una Pubblica Amministrazione in via di estinzione come la Provincia. Tuttavia ci domandiamo dove siano finiti auto e motorini elettrici inaugurati sotto i pannelli solari di palazzo Nervi pochi giorni fa. Capita infatti di passarci e di trovare, al posto delle costosissime auto elettriche marca Tazzari (20.000 Euro + iva cad.) un plotone di furgoni della Tecnocivis Spa - società della Provincia stessa - con personale intento ad armeggiare intorno all’impianto.
Non siamo in grado di dire se questa perla solare sia o meno effettivamente collegata alla rete. I pannelli sono infatti collegati ad alcuni cavi rosso sbiadito che non vorremmo fossero gli stessi di quelli tagliati, che terminano nel nulla, accanto ad una grondaia lì accanto, come si può osservare dalla foto qui sotto.
Neppure siamo addetti ai lavori per giudicare il senso di un impianto di ricarica solare delle auto / moto elettriche, pensandole normalmente fori per servizio nelle ore assolate e collocate in ricarica la sera e di notte.
Fatto è che dopo qualche foto nel cortile aperto al pubblico passaggio ci si para davanti un preoccupatissimo Pietro Santi:
Santi: “Lei cos'è, un giornalista?”
Si
Santi: "basta saperlo... e… di che testata?”
Savonanews
Santi “Ah. Perfetto. Scusi eh..."
Ci mancherebbe.
Santi: "Buonasera"
Buonasera.
Il dialogo finisce lì. Questo articolo qui.
Ci resta la curiosità, malcelata: torneremo a veder sfrecciare questi prodigi silenziosi lungo le strade asfaltate di questa provincia?
Certi che torneranno all’ovile solare all'imbrunire.
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