Il fatto di essere certi che il Rag. Federico Galantini, amministratore unico di Baglietto snc, farà tutto il possibile per “trovare una positiva soluzione anche per il cantiere di Varazze”, e che l’avrebbe fatto anche senza l’invito rivoltogli dall’assessore regionale Dr. Enrico Vesco, convinto com’è che “occorre garantire ripresa produttiva e garanzie occupazionali” a tutti i tre siti produttivi, non è sufficiente per renderci soddisfatti come ha dichiarato di essere l’assessore, dopo la firma del contratto preliminare per l’acquisizione del Cantiere della Spezia e del marchio, lo storico gabbiano ad ali spiegate, da parte del Gruppo Gavio.
Capirà l’assessore Vesco, persona di grande esperienza, sensibilità e capacità intuitiva, e siamo sicuri ci scuserà, se non ci uniamo ai “festeggiamenti”, per il pure importante accordo raggiunto tra il noto Gruppo alessandrino e il responsabile della procedura, per l’acquisizione del Cantiere spezzino e il graduale reinserimento dei dipendenti; dover constatare che Varazze ha definitivamente perso il marchio Baglietto, ci rattrista e impedisce di gioire, anche se comprendiamo appieno la portata che l’evento rappresenta per le maestranze e la comunità spezzina.
Per meglio far capire a chi ci legge cosa significa e rappresenta per noi varazzini la perdita dello storico marchio, riportiamo il titolo e il significativo preambolo introduttivo, di un articolo pubblicato da “Il Vortice” del mese di settembre 2009, scritto dal nostro concittadino Mario Traversi, presidente dell’Associazione “U Campanin Russu”, per descrivere i cantieri da cui sono usciti motoscafi e yacht da crociera ma anche i MAS e gli idrovolanti: ‘Cavallino Rampante’ e ‘Gabbiano ad Ali Spiegate’, Ferrari e Cantieri Baglietto, due marchi italiani famosi nel mondo.
“Forse non tutti sono a conoscenza che l’Italia è famosa in tutto il mondo non soltanto per il “Cavallino rampante” di Maranello con le sue prestigiose Ferrari, ma anche, in campo nautico, per un altrettanto superbo marchio di fabbrica, quello del “Gabbiano”, simbolo dei Cantieri Baglietto di Varazze, che ha portato il nome della città ligure e dell’Italia agli onori della cronaca internazionale per l’altissima qualità dei suoi scafi, con vittorie esaltanti nelle più importanti gare disputatesi nei cinque continenti. Tutto iniziò nel 1855, allorché Pietro Baglietto, giovanissimo carpentiere con idee chiare in testa, non cedette all’offerta del lauto guadagno di mezza svanzica (44 centesimi al giorno) che gli promettevano i cantieri di Sestri Ponente, mettendosi invece coraggiosamente in proprio.” … (Continua … )
Ciò premesso, e dopo aver chiarito il nostro pensiero ed espresso il rammarico per come si sta evolvendo l’intera faccenda Baglietto, siamo certi che le locali Istituzioni faranno quanto in loro potere per favorire ed agevolare il lavoro del Rag. Federico Galantini, affinché anche per il sito varazzino sia trovata la migliore soluzione possibile, garantendo quella continuità produttiva di cui la città ha assoluta necessità.
Offerte ed interesse per il sito varazzino sono giunti da più importanti Gruppi del settore e non, con diverse prospettive di sviluppo, continuità produttiva, diversificazione e il necessario recupero urbano dell’importante area costiera attualmente occupata dai fatiscenti capannoni, di recente divenuti inopportuna cerniera tra il moderno porto turistico e la città. Confidiamo, pertanto, anzi siamo certi che il Rag. Federico Galantini saprà individuare, tra quelle pervenute, la migliore offerta attuabile, supportato in questa sua scelta, se lo riterrà opportuno, dagli amministratori varazzini, i quali si sono da tempo dichiarati interessati e disponibili alla massima collaborazione, come pure hanno fatto l’assessore regionale Vesco e la sua collega Marylin Fusco, vicepresidente della Regione Liguria con competenza sul Demanio, Ente chiamato in causa per il rinnovo delle concessioni, una delle tante problematiche da risolvere, affinché gli ingenti investimenti necessari al recupero e rilancio dell’attività produttiva siano responsabilmente fatti, senza dover assistere a rinunce dell’ultimo minuto.
Comunicato Stampa RSU Cantieri Baglietto del 16.11.2011 in pdf