Era dal 1988 che le tariffe dell’acqua non venivano toccate. Con tale aumento gli alassini pagheranno l’acqua 0.25 euro/mc, rispetto agli attuali 0.18 euro/mc. Voglio ricordare che gli albenganesi pagano l’acqua il doppio: 0.51 euro/mc.
Tale incremento tariffario si è reso necessario per consentire alla S.C.A. di stare in piedi da sola, come qualsiasi gestore che si occupa di servizio idrico e di non ricorrere più alle periodiche ricapitalizzazioni da parte dei comuni soci, che comportano comunque un esborso, consistente anche se meno chiaro, di risorse pubbliche.
Per quanto riguarda la depurazione faccio presente che è obbligo di tutti i Comuni, su esplicita richiesta di Regione e Provincia, pena il commissariamento, approvare una tariffa pari allo 0.63 euro/mc. Questa tariffa sarà applicata all’utenza non appena sarà individuato il gestore unico provvisorio dell’A.T.O. della Provincia di Savona e sarà destinata alla costruzione del depuratore consortile di Villanova. Ricordo che per la costruzione dell’impianto di depurazione di Alassio è previsto un incremento tariffario di 0.74 euro/mc per il primo anno, con aumenti negli anni successivi fino a 1.4 euro/mc. Gli alassini pagheranno quindi di meno andando a Villanova in quanto, trattandosi di impianto comprensoriale, la tariffa sarà spalmata su tutti i comuni della provincia e non a carico del solo Comune di Alassio.
Infine per quanto riguarda la realizzazione del trattamento primario di depurazione (il cosiddetto grigliatore), è intenzione dell’Amministrazione Comunale costruirlo al più presto in località S.Anna. Come giustamente ha affermato il Consigliere Melgrati l’impianto non è autorizzabile, in quanto la Provincia autorizza esclusivamente gli scarichi provenienti da impianti di depurazione completi, ma essendo tale opera fortemente migliorativa per la qualità del nostro mare, in quanto bloccherebbe gli sgradevoli materiali galleggianti che deturpano la balneazione durante la stagione estiva, è intenzione dell’Amministrazione Comunale di Alassio, progettarla, costruirla ed autorizzarla nel più breve tempo possibile usando lo strumento dell’ordinanza sindacale, in quanto si tratta di un’opera incontingibile ed urgente.