- 07 novembre 2011, 08:49

Per Claudio Gianetto

E’ lunedì mattina, tutto riparte, ma senza Claudio

Per Claudio Gianetto

Scusate se parlo in prima persona: nei giornali non si dovrebbe fare, ma quando lo conobbi mi parlò di un lavoro: una missione nell’atlantico dalla finalità molto semplice: dimostrare anche in video quanto è inquinato.

Ora è tardi per partire insieme, ed è un peccato.

Quando mi parlava di questa idea i suoi occhi, erano quelli di un adolescente. Che ne aveva viste…

Avrei voluto esser suo amico, e forse lo eravamo, a distanza.

Si collocano sotto il minimo i rapporti che tengo con l’universo politico locale. Sono certo che giornalisticamente questo sia un bene. Ma ci sono casi nei quali mi dispiace profondamente. Claudio è uno di questi casi.

Per i suoi Amici, per i suoi Compagni, persino per i suoi avversari politici era uno VERO. Di una verità che da anni ormai manca alla maggior parte di noi bipedi, alle cose, alle idee. Ed è uno dei motivi per i quali i prossimi giorni, tutti i prossimi giorni, saranno di una frazione, di un niente fondamentale, di un’occhiata tra simili onesti; più vuoti.

Ciao Claudio. Vedrai che le ingiustizie, alla fine, non prevarranno.

Mario Molinari

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