Durante la serata, appositamente realizzata, saranno presentate le richieste dei residenti per il quartiere della Fenarina, saranno discusse le tematiche della percorribilità delle strade del sistema viario del quartiere ed in particolare di via Cazzulini – devastata dal transito di mezzi pesanti per la costruzione di un complesso residenziale – di via Costa Lupara ed altre strade.
Si parlerà degli stati di avanzamento dei lavori di alcune importanti opere pubbliche tra le quali il Campo sportivo “Sandro Ferrando” con i relativi parcheggi interrati, o della costruzione i Box della Chiesa di S. Giovanni il cui progetto è stato appena approvato dal consiglio comunale e la nuova casa di riposo. Parteciperà l’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Domenico Bogliolo ed i progettisti dei box della parrocchia.
Tanti altri argomenti saranno trattati nella serata durante la quale l’associazione oltre ad esporre i problemi di abbandono in cui versa il quartiere, utilizzato ad es. per la sosta dei bus turistici, delle carovane e dei veicoli degli spettacoli viaggianti, dei camper ecc…, o la discarica attivata nel piazzale dell’ex macello comunale.
L’associazione, autonoma, democratica, apolitica, aconfessionale, senza fine di Iucro, nasce alcuni anni or sono, per volontà di alcuni abitanti del quartiere, con lo scopo di conservare e tutelare il territorio e Ie sue tradizioni. Essa rappresenta il quartiere della Fenarina, ossia quella parte di città, realizzata per ultima nel tempo, ma che ha la più alta densità abitativa e l’età media anagrafica più bassa di tutta Alassio e che il suo sviluppo appare, agli occhi di tutti, con la conformazione di note cittadine sorte negli anni ‘60-‘70.
Purtroppo la zona non gode dei privilegi di una frazione e neppure di quelli di una circoscrizione nonostante rappresenti una parte importante della città e per la città e la scarsa attenzione e considerazione, della pubblica amministrazione e dei politici ha influito, negativamente, su vivibilità, strutture e sviluppo.
Sul suo territorio insistono quasi tutti i più importanti servizi pubblici cittadini; da quelli sportivi con il palazzetto dello sport e lo stadio di calcio, a quelli scolastici con tutte le scuole elementari e l’istituto per i servizi alberghieri con i suoi 500 alunni, da quelli sociali con la nuova casa di riposo, a quelli comunali con la polizia municipale, il deposito dell’acquedotto, il vivaio dei giardinieri comunali, i servizi tecnici manutentivi ed infine la centrale elettrica dell’Enel. Nel futuro sarà interessata dal cantiere del raddoppio ferroviario. La zona è anche quella che avrebbe dovuto ospitare, con il riutilizzo dei fabbricati dell’ex macello comunale dismesso nel 1986, il teatro comunale e le sale polivalenti; progetto che è naufragato dopo l’inizio dei lavori (1995) e da anni ha lasciato il quartiere con un cantiere incompleto. Da questa struttura, una delle poche proprietà comunali nasce il nome dell’associazione che ha proposto un progetto di ristrutturazione e riqualificazione per la realizzazione di sale polivalenti, laboratori multifunzionali per i giovani, circoli ricreativi e sociali per bambini ed anziani, aree museali, verdi e sportive. L’idea nasce dalla necessità di rendere fruibili per giovani ed anziani spazi per svolgere attività culturali, musicali, ricreative e sportive, che mancano in tutta la città.