Attualità - 31 ottobre 2011, 14:49

Stato di agitazione alla Ferrania

Timori per la Solis. L'azienda ribatte: "Strumentalizzazioni del sindacato"

Stato di agitazione alla Ferrania

Ferrania Solis, le segreterie territoriali e la RSU, su mandato dell’assemblea, indicono l’immediato blocco degli straordinari, dando seguito allo stato di agitazione qualora permanesse l’indisponibilità a trovare adeguate soluzioni transitorie per l’anno in corso.

Spiegano, i sindacati: “Le Segreterie Filctem – Femca – Uilcem congiuntamente  alla RSU di Ferrania Solis, di fronte al persistere dei ritardi nell’aggiornamento dell’accordo di programma, che il MISE si è impegnato ad attuare, dopo aver più volte sollecitato il MISE e tutte le Istituzioni locali a produrre atti conseguenti in termini concreti, restano a tutt’oggi senza risposte anche dopo le novità derivanti dalle modifiche introdotte dal Governo circa i provvedimenti incentivanti nella produzione del Fotovoltaico. La volontà dell’azienda di modificare le condizioni di erogazione della parte variabile del salario dei lavoratori, pur sapendo che questa parte non è un costo aggiuntivo, ma il risultato di una disponibilità degli stessi di legare parte del loro salario ad incrementi di produttività ed efficienza per facilitare il rilancio industriale, viene da noi letta come l’arroganza di chi intende scaricare i rischi aziendali sulle spalle dei soli lavoratori”.

Ma a preoccupare sono sia le presunte dichiarazioni dell’azienda, posate sul tavolo di trattativa per il premio di produttività, sia le voci incontrollate su una possibile cessione del settore fotovoltaico. Afferma, Giorgio Cepollini, segretario provinciale chimici Cisl: “Ci sono stati palesati problemi di bilancio che si inseriscono in uno scenario di crisi generale, mercato difficile e continue perdite. Un copione, purtroppo, già noto e che assomiglia in modo preoccupante a quanto si è poi affermato per Ferrania Tecnologie, e come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti”. Prosegue: “Secondo un accordo di programma disatteso, così come disattesa finora è addirittura la sua riattualizzazione, Solis avrebbe dovuto dare una risposta occupazionale a 380 lavoratori, Siamo fermi a 70 e si sente già parlare di crisi e bilancio in passivo”. Così come si stanno inseguendo voci addirittura di un’eventuale cessione di tutto il settore. Cipollini, pur premettendo che “su questo non abbiamo notizie ufficiali, se non un mormorio diffuso senza alcuna conferma”, ricorda come egli stesso, in tempi non sospetti, aveva sottolineato come “Ferrania Solis, limitata al semplice assemblaggio dei pannelli, è un'"azienda trolley" che si potrebbe trasferire da un posto all'altro senza problemi. Occorre sviluppare tutta la filiera del fotovoltaico, altrimenti questa sarà una perenne spada di Damocle”.

Secca la replica dell’Ad di Ferrania Technologies, Giuseppe Cortesi: “Timori senza senso che hanno l’unico scopo di alzare la tensione per forzare una trattativa in corso sul premio di partecipazione. Gli investimenti dell’azionista sul fotovoltaico sono sotto gli occhi di tutti, assurdo affermare che si vuole vendere il settore”.

e.m.

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