I consiglieri provinciali del Partito Democratico della Provincia di Savona Mauro Righello e Giovanni Lunardon denunciano “l'assenza della Provincia di Savona nella riunione svoltasi ieri a Monesiglio alla presenza delle Regioni Liguria e Piemonte, delle Provincia di Cuneo, Asti ed Alessandria, dei rappresentanti dei 122 Comuni liguri e piemontesi, delle finanziarie regionali, la ligure Filse e la piemontese Finpiemonte, per l'avvio dell'importante contratto del fiume Bormida”.
“E' l'ennesima occasione persa da parte della Provincia di Savona. Un assenza vistosa di fronte ad una iniziativa, il contratto del fiume Bormida, che, come ha dichiarato l'assessore regionale Renata Briano, rappresenta un'opportunità, anche economica, per valorizzare e tutelare la Val Bormida dentro e fuori i confini regionali. L'assenza della Provincia è tanto più grave perché questa iniziativa ha consentito di instaurare un'edita alleanza tra istituzioni liguri e piemontesi dopo i conflitti del passato che proprio sul terreno della tutela dell'ambiente e del territorio avevano trovato la loro ragion d'essere. Il territorio interessato dal contratto del fiume Bormida coinvolge il bacino idrografico di 122 Comuni pari ad una popolazione di oltre 260mila cittadini di cui il 21% sono savonesi. La Giunta provinciale con la propria assenza si è rifiutata di rappresentare i legittimi interessi di questa parte del territorio”.
Concludono i due consiglieri: “Questo rappresenta un pericoloso segnale di allarme anche rispetto alla vicenda della reindustrializzazione dell'Acna di Cengio. E' evidente infatti che se il sistema savonese si pone con un atteggiamento di conflitto o anche semplicemente di assenza verso il sistema piemontese, alla vigilia della discussione sul danno ambientale, si rischia di produrre l'ennesima situazione di stallo”. “Siamo ancora in attesa della Commissione consiliare sull'Acna che abbiamo richiesto da tempo al presidente Vaccarezza”.
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