Attualità - 24 ottobre 2011, 17:20

Ponente Varazzino: riqualificazione del retroporto, a Novembre i progetti definitivi per la nuova colata di cemento

Altre erano le aspettative, rispetto alla costruzione di altre centinaia di alloggi, destinati a diventare seconde case, che andranno ad aggiungersi ai tanti già disponibili in città, spesso disabitati, sfitti, se non addirittura invenduti

Ponente Varazzino: riqualificazione del retroporto, a Novembre i progetti definitivi per la nuova colata di cemento

L’Assessore all’Urbanistica Cav. Gerolamo Carletto, da noi interpellato sull’annosa questione del recupero urbano della degradata area post industriale del ponente cittadino, ci ha comunicato che entro il 3 novembre verranno presentati al Comune i progetti definitivi per il rilascio dei relativi permessi a costruire. L’inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del prossimo anno; mentre il tempo di esecuzione, secondo il cronoprogramma presentato, è di 4 anni e mezzo.

L’Assessore Carletto ha poi concluso precisando che: “Per i lavori relativi alla messa in sicurezza del versante del Salice, propedeutici alla realizzazione del nuovo campo sportivo, dopo un anno, siamo ancora in attesa della conclusione del procedimento che compete al Settore Lavori Pubblici.”

Il competente Ufficio del Settore Lavori Pubblici, da noi contattato, ci ha comunicato che prevede di completare l’iter burocratico, per ottenere il benestare della Commissione Paesaggistica, entro il corrente anno.

Il direttivo e la segreteria di questo sodalizio, informati delle dichiarazioni dell’Assessore Carletto, esprimono soddisfazione per l’imminente inizio dei lavori di abbattimento dei fatiscenti capannoni posti proprio all’ingresso del ponente cittadino e di fronte alla stazione FS, anche se altre erano le aspettative, rispetto a un’altra colata di cemento e ad altre centinaia di alloggi, destinati a diventare seconde case, che andranno ad aggiungersi ai tanti già disponibili in città, spesso disabitati, sfitti, se non addirittura invenduti.

Permangono inoltre seri dubbi, nonostante le ampie assicurazioni dell’Assessore Carletto, sulla futura sistemazione della viabilità veicolare e pedonale di tutta la zona, che non ci risulta sia stata oggetto di studio da parte di un Ente indipendente, come avrebbe potuto, e potrebbe ancora essere, l’Università degli Studi di Genova, che dispone di tecnici altamente specializzati e competenti, soprattutto in considerazione del fatto che non esiste un PUM (Piano Urbano della Mobilità) Comunale certificato e, anche in considerazione delle scelte operate nei recenti interventi, che senza voler “insegnare ai gatti ad arrampicare”, non ci soddisfano.

Confidiamo, comunque, che in corso d’opera, se i competenti uffici regionali e la Direzione Compartimentale dell’ANAS, non interverranno con ulteriori richieste di modifica, siano apportate migliorie tali da contenere al minimo la mortificazione di tanti cittadini, i quali confidavano in questo recupero, dopo quasi mezzo secolo di convivenza con un vergognoso e penalizzante degrado per tutta la città e freno per il suo rilancio economico, di vedere accolte anche le aspettative sulla viabilità veicolare e pedonale, come avvenuto per le tante altre da noi segnalate e che, fortunatamente per tutta la comunità varazzina, le Direzioni Urbanistica e Ambiente della Regione Liguria hanno ritenuto fossero legittime, disponendo che venissero prese in considerazione dai progettisti dei privati attuatori che, per i tempi lunghi ai quali hanno dovuto sottostare, e solamente per questo, meritano tutta la nostra comprensione, pur non condividendone scopi, finalità e “modus operandi”.

com. Ponente Varazzino

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