Attualità - 24 ottobre 2011, 14:48

Lettera alla redazione, Danilo Bruno: "Acqua pubblica: il silenzio della giunta Berruti, in tutte le sue componenti"

Lettera alla redazione, Danilo Bruno: "Acqua pubblica: il silenzio della giunta Berruti, in tutte le sue componenti"

A Savona accadono cose veramente strane:

una grande massa di persone va a votare contro la privatizzazione dei servizi idrici; prima delle elezioni la giunta Berurti (prima versione) si dichiara per l'acqua pubblica modificando lo statuto comunale; nel secondo mandato entrano in Giunta sia il PRC (nel medesimo assessorato) che SEL mentre la rappresentanza consiliare si rafforza con presenze di particolare qualificazione (primo fra tutti il consigliere Franco Zunino, già assessore all'ambiente).

In maggioranza poi il capogruppo dell' UDC-API: Aschiero si è sempre dichiarato pubblicamente per l'acqua pubblica. In minoranza i gruppi Noi per Savona - Verdi e i Grillini sono da sempre a favore della gestione pubblica e partecipata dell'acqua.

Del risultato referendario e della sua importanza si è accorto pure il governo Bossi, Scilipoti, Berlusconi, togliendo l'acqua  dal processo in corso di privatizzazione dei servizi pubblici.

Dinanzi a queste premesse, si sarebbe potuto pensare che in poco tempo:

a) il Comune avrebbe chiesto con forza al gestore del servizio di acquedotto di togliere il famoso sette per cento di remunerazione del capitale investito, che è stato abrogato dal referendum, diminuendo conseguentemente la tariffa idrica e avrebbe avviato una analoga azione politica nei confronti della Provincia;

b) A somiglianza di quanto sta avvenendo a Napoli avrebbe avviato le procedure, essendo il socio di maggioranza, per trasformare la società del depuratore,oggi società di capitali, in una azienda speciale interamente pubblica.

Evidentemente una società per azioni è sempre privatizzabile mentre così non è per una azienda speciale.

Una simile struttura di gestione avrebbe poi permesso di mandare chiari segnali sia sotto il profilo della gestione pubblica che della partecipazione popolare.

A queste premesse è corrisposto ad oggi il completo silenzio della giunta Berruti in tutte le sue componenti...paura delle novità?

Necessità di sentire gli altri comuni soci? Non so ma credo che dinanzi ad una battaglia di civiltà come quella dell'acqua pubblica ci sarebbero probabilmente consensi pure nella minoranza consiliare invece ad oggi esiste solo un silenzio assordante e rumoroso...

Lettera alla redazione di Danilo Bruno

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