Giovedì 6 ottobre, alle 15, verrà votata in Prima commissione Affari generali in Regione la proposta di Maruska Piredda, consigliere regionale dell'Idv, per l'istituzione di una commissione d'inchiesta sul caso Fincantieri. «Una volta che la commissione avrà espresso parere positivo, e non ho dubbi che lo farà – spiega Piredda – la questione verrà portata e discussa in consiglio. Auspico un iter veloce affinché in tempi brevi la commissione possa iniziare a lavorare per affrontare quello che ormai non è più un problema, ma un'emergenza per il tessuto economico di Genova. Occorre ricordare che, oltre all'occupazione diretta del cantiere di Sestri Ponente, sono circa 1.500 i lavoratori dell'indotto».
La richiesta di aprire una commissione d'inchiesta da parte di Maruska Piredda risale a prima dell'estate. «I vertici di un'azienda pubblica – puntualizza Piredda – hanno il dovere di rendere conto del proprio operato: vanno chiarite le responsabilità politiche e gestionali».
Sull'incontro fissato per martedì col ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani, Piredda dichiara: «Finalmente il governo è riuscito a fissare una data per discutere del futuro di Fincantieri. Già a giugno aveva garantito il proprio impegno per la riorganizzazione industriale e per rendere l'azienda più competitiva sul mercato investendo sull'innovazione. Purtroppo sono trascorsi tre mesi in cui il ministro Romani non ha fatto nulla. Mi auguro che questa sia la volta buona per affrontare seriamente la questione e per far conoscere alle istituzioni se esiste un piano industriale o se si deve ancora tenere presente quello, poi ufficialmente ritirato, che prevedeva la gestione separata degli otto siti Fincantieri in Italia».
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