Attualità - 04 ottobre 2011, 15:00

A proposito di sicurezza sul lavoro

Ecco cosa succede all'Italiana Coke

A proposito di sicurezza sul lavoro

A venti giorni dalla tragica morte di Santino Barberis all'Italiana Coke, l’uomo rimasto schiacciato da un mezzo della onnipresente EMI dei cugini Bagnasco, neppure a farlo apposta Inail e Anpil annunciano un incontro sulle morti sul lavoro.

Ma, a proposito di vittime di incidenti sul lavoro: secondo la 626, la legge che detta le regole per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, tra gli obblighi del datore di lavoro ci sono quelli di “fornire ai lavoratori i necessari ed idonei mezzi di protezione”; “richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme e delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di uso dei mezzi di protezione collettivi ed individuali messi a loro disposizione” (Art 4), “mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da svolgere ovvero adattate a tali scopi ed idonee ai fini della sicurezza e della salute” (art 35). Così come, secondo l’art 5, tra gli obblighi dei lavoratori c’è quello di “utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione”.

Quindi anche l’uso del casco dovrebbe rientrare tra queste prescrizioni, soprattutto se il luogo di lavoro in questione è una cokeria e soprattutto se è già stato teatro di incidenti di una certa gravità, l’ultimo in ordine di tempo nemmeno un mese fa, finito in una vera e propria tragedia.

Difficile quindi capire il motivo per cui gli operai dell’Italiana Coke (immortalati nelle foto) lavorino tranquillamente senza il casco di protezione. Dopo la morte di Santino Barberis, l’ultima vittima della cokeria, la sicurezza sul lavoro è stata al centro del dibattito per due, forse tre giorni. Poi il silenzio. Sconcertante. E ancora più sconcertante il fatto che tutto vada avanti come se niente fosse accaduto.

Alla fine la domanda è sempre la stessa. Fino a che punto è giusto mettere in gioco la vita? Quella degli altri, nel caso dei datori di lavoro, ma anche la propria, nel caso dei lavoratori, che se non altro dovrebbero esigere il rispetto di alcune norme fondamentali e basilari, soprattutto quando di tratta di sicurezza.  

 

 

e.m.

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