"La giornata di mobilitazione del 29 settembre contro l’aumento dell’uso del carbone nella produzione elettrica, indetta da numerose associazioni ecologiste, è quanto mai opportuna e giusta. Quello che occorre, infatti, non è una rincorsa scomposta verso l’affarismo energetico imposto dalle scelte del governo delle destre e dai potentati energetici, quanto un piano energetico nazionale costruito con la collaborazione tra governo, regioni, forze sociali e territorio. Questa è la chiara indicazione venuta dal risultato straordinario del referendum che ha bocciato il nucleare. Il popolo italiano ha scelto la strada della responsabilità ecologica, dell’innovazione e del lavoro".
E' quanto afferma il Forum Ambiente del Pd in un comunicato.
"La via indicata è quella di un piano energetico nazionale incardinato sullo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, sulla riduzione dell’uso del petrolio e del carbone con cattura di Co2, sull’aumento della quota di consumo del gas. Sarà così possibile diminuire le importazioni di elettricità. Sono queste le scelte che dovranno essere i pilastri del nuovo piano energetico nazionale.
Il governo nazionale, invece di recepire la volontà popolare irresponsabilmente la boicotta e la contraddice. Negli interessi del governo non c’è traccia di un lavoro per il nuovo piano energetico e nei suoi provvedimenti ci sono solo tagli e nuove tasse sull’energia. Anche per questo ennesimo fallimento il governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti deve dimettersi" aggiunge il Forum Ambiente.