Politica - 30 settembre 2011, 10:45

Ridimensionamento istituti scolastici, Mattea: "Ora tocca ai comuni"

Ridimensionamento istituti scolastici, Mattea: "Ora tocca ai comuni"

Fra tanta confusione sembra doveroso fare chiarezza sul piano di dimensionamento, dettato dalla legge 111/11, che coinvolge le Istituzioni scolastiche, i Comuni, le Province e le Regioni. La legge dispone l’attuazione di istituti scolastici che aggregheranno, dall’anno scolastico 2012-2013, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado nei cosiddetti “istituti comprensivi”, costituiti con almeno 1.000 alunni e ridotti a 500 in casi particolari previsti dalla normativa. Tali disposizioni non riguardano gli istituti Comprensivi già esistenti.

Cerchiamo di spiegare cosa è successo dall’emanazione della norma ad oggi e come occorrerà procedere:

- La Regione Liguria ha avviato il processo per la revisione e l'adeguamento del Piano Regionale di Dimensionamento che vede coinvolti i Comuni interessati i quali dovranno deliberare entro il 15 di Ottobre il nuovo assetto degli istituti aggregati.

- Le Province entro il 20 Novembre dovranno inviare un proprio atto alla Regione che comprenderà le scelte fatte dai Comuni.

-Infine la Regione, entro il mese di Dicembre, trasmetterà al Ministero il provvedimento definitivo derivante dalle delibere provinciali.

Ovviamente la Provincia di Savona si è mossa, agendo in ambito territoriale coinvolgendo la commissione provinciale competente e tutti i soggetti interessati: l’Ufficio scolastico provinciale, i Comuni, i Dirigenti degli Istituti interessati, le Organizzazioni sindacali, svolgendo così quel ruolo politico che gli è proprio, senza invadere quello spettante ad altri attori.

Toccherà agli Enti Locali, in primo luogo ai Comuni assicurare concretezza operativa ai criteri della nuova rete, con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche in scelte che dovranno cercare il massimo di razionalizzazione e di funzionalità.

In questo senso l’atto finale della Provincia di Savona, che si è messa a disposizione per supportare il percorso, non potrà che essere la presa d’atto delle scelte territoriali e la verifica della coerenza tra queste ultime e le disposizioni regionali e nazionali.

com.

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