Attualità - 27 settembre 2011, 09:13

Savona: davanti alla Prefettura per protestare contro gli attacchi alla scuola pubblica

Il "Comitato Savonese in difesa della Scuola Pubblica" ha deliberato quindi di organizzare un pomeriggio di protesta il giorno 28 settembre alle ore 17 davanti alla Prefettura per significare al governo il malcontento della scuola savonese di fronte a questa situazione drammatica per un paese civile

Savona: davanti alla Prefettura per protestare contro gli attacchi alla scuola pubblica

Il governo Berlusconi in questi anni ha fatto tanti danni al paese in molti settori, ma per la scuola statale in particolare abbiamo assistito alla discesa dei barbari con la distruzione totale del sistema scolastico in generale a partire dalla scuola dell'infanzia per arrivare fino all'università.

Il paragone con i barbari forse non è neanche appropriato perchè non rende giustizia a quelle popolazioni che attaccarono sì l'impero civile e acculturato dei romani, ma furono portatori di valori che si basavano ad esempio sul lavoro artigiano in cui eccellevano.

Qui invece siamo di fronte a provvedimenti che di volta in volta peggiorano, se ve ne fosse ancora bisogno, una situazione già alquanto precaria sia per i lavoratori che per studenti e genitori.

Intanto la riforma è barbara perchè:

  • di fatto abbassa l'obbligo scolastico permettendo di assolverlo anche con l'apprendistato. Questo provvedimento ci porta indietro di cinquant'anni ed ha anche l'obiettivo di creare forza lavoro a costo zero per le aziende;

  • Sono tagliate pesantemente le cattedre di sostegno, al contrario di quanto afferma la Gelmini, spesso i ragazzi disabili anche gravi vengono affidati soltanto ai docenti curricolari che devono già fare i conti con classi pollaio di trenta e più alunni.

Nella scuola savonese abbiamo esempi di classi quinte della scuola superiore con trenta e anche trentanove alunni, in alcuni casi anche con l'inserimento di tre alunni disabili gravi:

  • Con l'ultima manovra finanziaria inoltre si prevedono nuovi accorpamenti di scuole per risparmiare sulla dirigenza con la conseguenza inevitabile che molti istituti verranno per forza di cose emarginati e mal supportati da una dirigenza che invece nella scuola ha sempre avuto una forte valenza didattica ed educativa;

  • Nelle nostre scuole mancano i collaboratori scolastici e il personale ATA per le segreterie.

Anche nella scuola elementare stiamo assistendo ad un ridimensionamento del numero delle classi con il tempo lungo o il tempo pieno; si chiede ai docenti di fare il possibile e l'impossibile con un numero sempre più alto di bambini.

Mancano i fondi per i progetti, per le attività extracurricolari, per le fotocopie e spesso anche per detersivi e carta igienica.

Inoltre i fondi che sono stati tagliati perla scuola statale, in questi due anni sono enormente aumentati per la scuola privata ed è proprio di qualche giorno fa la beffa del Ministero che autorizza per le scuole paritarie anche classi con 8 alunni.

Mi pare quindi che sia stia facendo un gioco truccato in cui la scuola statale viene penalizzata fino all'esaurimento delle risorse e parimenti si incentivano le scuole private che potranno reggere in positivo un confronto senza precedenti forti di provvedimenti ad personam che falsano totalmente il rapporto tra scuola privata e scuola statale.

Ricordo che c'è un articolo della nostra Costituzione che recita “le scuole private devono essere senza oneri per lo stato”.

In questi giorni stanno arrivando al Comitato alcune comunicazioni da parte di studenti e docenti che lamentano situazioni al limite della sostenibilità come quelle che ho citato precedentemente.

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