Attualità - 25 agosto 2011, 09:29

Goletta liguria: "il nostro mare? non malissimo." Ma li avranno letti i dati Arpal sui fondali? Enpa polemica

l’appello dell’ENPA è chesi smetta di finanziare costose crociere e si comincino a recuperare le migliaia di reti perdute o abbandonate dai pescherecci, che continuano a pescare per secoli, si metta un freno alla pesca professionale e sportiva, si ingrandiscano le microscopiche aree marine protette e si favorisca l’ osservazione incruenta e non la pesca dei pesci, se davvero si vuole tutelare il mare con i fatti e non con inutili parole

Goletta liguria: "il nostro mare? non malissimo." Ma li avranno letti i dati Arpal sui fondali? Enpa polemica

Arriva oggi a Savona la goletta Liguria, preceduta dalle sorprendenti
dichiarazioni del responsabile del progetto, secondo cui “il nostro mare sta
abbastanza bene” malgrado “tratti di costa abbastanza maltrattati”; neppure una
parola – in ossequio alla potente categoria dei pescatori professionisti e
sportivi – sullo stato tremendo in cui si trovano gli animali marini proprio a
causa della pesca professionale, a strascico o d’altura, aggravata da una
diffusissima pesca sportiva, che spesso vende sottobanco il pescato.

Malgrado un uso di tecnologia sempre più aggressiva, le catture nei mari
italiani sono in declino dal 1999 e gli studiosi avvertono che il 54% dei 46
stock ittici mediterranei sono sovra-sfruttati; eppure una politica suicida
delle istituzioni promuove il consumo di pesce, mentre l’Italia sta già
mangiandosi molti più animali rispetto alla produzione nazionale e dal 30
aprile, di fatto, dipende dai prodotti ittici provenienti da altri mari. La
crescita delle meduse, con gli inconvenienti subiti dai turisti, dimostra che
il mare si sta vuotando di tonni, pescispada, squali, pesce azzurro e
tartarughe che se ne cibano.

Ed allora, in questa situazione da ultima spiaggia, l’appello dell’ENPA è che
si smetta di finanziare costose crociere e si comincino a recuperare le
migliaia di reti perdute o abbandonate dai pescherecci, che continuano a
pescare per secoli, si metta un freno alla pesca professionale e sportiva, si
ingrandiscano le microscopiche aree marine protette e si favorisca l’
osservazione incruenta e non la pesca dei pesci, se davvero si vuole tutelare
il mare con i fatti e non con inutili parole.

E, soprattutto, si invitino i consumatori a mangiare meno pesce.

Com - Sn

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