Alassio contro Totò, cosa c’entra Totò con la nostra città e così via. Ognuno può avere la sua opinione e pensare cosa vuole, ma l’importante è comprendere che con la scelta fatta dal sindaco in questi giorni noi cittadini di Alassio siamo assimilati a questa mentalità.
Il 36 per cento di Alassio ragiona così! È la maggioranza che governa, bene!
Ma Alassio non è questa, Alassio è fatta di persone che hanno insegnato a fare
dell’ospitalità un mestiere, che hanno fatto cultura, che hanno aperto ad ogni genere di novità esterna, per essere all’avanguardia e crescere e portare il nome di Alassio nel mondo.
Insomma non tutti condividono quella scelta che oggi ci porta sui giornali,
convinti dal vecchio adagio: “ che se ne parli bene o che se ne parli male, basta che se ne parli!”. Vorremmo fosse così. Ma noi cittadini che non siamo rappresentati dalla maggioranza ora governante, chiediamo scusa a Totò perché è un eccellenza che tutti ci invidiano e noi siamo italiani e poi alassini, chiediamo scusa per la figuraccia che ha fatto il nostro piccolo paese.
E nel nostro giustificarci aggiungiamo che non molte città hanno amministratori illuminati e che purtroppo può succedere, ma soprattutto che solo un 36 per cento, se è ancora tale, è rappresentato da ciò che abbiamo letto sui giornali in questi giorni. Ergo Alassio è anche il 64% di cui facciamo parte pure noi e molti altri
che sono indignati, non ci resta che chiedere scusa e dire che non tutta Alassio è in linea con la maggioranza.
Scusa Totò!